DI NECESSITÀ VIRTÙ: L'EVOLUZIONE DI UNA GRANDE FIORENTINA

09.10.2023 10:00 di  Pietro Lazzerini  Twitter:    vedi letture
DI NECESSITÀ VIRTÙ: L'EVOLUZIONE DI UNA GRANDE FIORENTINA
FirenzeViola.it
© foto di www.imagephotoagency.it

Se in molti aspettavano al varco la Fiorentina, al secondo big match della stagione dopo il ko di San Siro, la risposta dei viola è andata anche oltre alle più rosee aspettative. Questione innanzitutto di personalità, quella che aveva permesso alla squadra di Italiano pochi giorni fa di pareggiare i conti col Ferencvaros dopo essere andata sotto di due reti. Quella che la Fiorentina ha mostrato sempre insieme a una grande dose di identità, sempre a parte la sconfitta subita contro l'Inter. Una partita, quella, che è servita da lezione, anche per il tecnico gigliato, che ieri ha schierato i più in forma e non solo i migliori, ottenendo in cambio una prestazione maiuscola. 

Personalità dicevamo, quella che Italiano ormai ha inculcato in questa squadra, capace di andare oltre i propri limiti segnando per esempio con 12 effettivi e vincendo una partita complessa, senza regali e solo con le proprie armi: identità, coesione, qualità. Uno dei marchi di fabbrica del tecnico della Fiorentina è anche quello di trasformare dei potenziali errori o qualche sfortuna di troppo, in virtù imprevedibili. Basta pensare al nuovo ruolo ibrido di Martinez Quarta, oppure alla crescita di Kayode e Parisi. Duncan è tornato ad essere un centrocampista totale come quello che spinse i viola ad acquistarlo dal Sassuolo. Le punte non segnano? Ci pensano gli uomini in più della rosa: Nico e Bonaventura

Tenere questo ritmo senza i gol degli attaccanti centrali non è probabilmente sostenibile, ma intanto la cooperativa offensiva e il coraggio del mister hanno permesso alla squadra di passare indenni il miniciclo di 7 partite post Inter, senza ko, con 4 vittorie e 3 pareggi, affrontando tra le altre Atalanta e Napoli. Un rendimento che non lascia spazio a dubbi perché ormai non è una sorpresa, con 8 punti in più rispetto alla passata stagione e una classifica che permette ai viola di sognare in grande. 

Non sdoganiamo ancora parole che rischiano di mettere troppa pressione a questa bella realtà. Ma sottolineiamo con fermezza un rendimento sui generis, nato dai limiti, cresciuto con le ambizioni personali e di squadra. Godiamoci la sosta, sperando che passi in fretta.