DALLE GIOVANILI ALLA A: LA STORIA DI "BRANCO" E "DALLE", I NUOVI GIOIELLI DEL VIVAIO
Magari il loro esordio non passerà alla storia come uno dei momenti da ricordare in questa travagliata stagione, eppure per loro - Federico Brancolini e Christian Dalle Mura - i primi minuti collezionati in Serie A resteranno istantanee da custodire gelosamente nel loro cuore a lungo. Forse per sempre. Per entrambi la raccomandazione è stata più o meno la stessa: “Questo è solo l’inizio, adesso arriva il bello”. Un imperativo che i due giocatori - 2001 il portierino, 2002 il difensore - si sono scolpiti nella testa in attesa di essere messi ancora una volta alla prova. Con l’approdo nella massima serie di due tra i tanti gioielli del settore giovanile viola, la Fiorentina si è confermata una tra le società più lungimiranti nel panorama calcistico italiano. Non è un caso dunque che nelle ultime stagioni la Primavera abbia non soltanto vinto una Coppa Italia (e il 26 per il gruppo del neo-tecnico Aquilani ci sarà la chance di bissare il successo di un anno fa) ma centrato anche due finali scudetto, una finale del Torneo di Viareggio e abbia conteso fino all’ultimo all’Atalanta la Supercoppa.
Un percorso vincente, quello impostato sui giovani, che nasce da lontano in attesa che prenda vita anche l’ambizioso progetto di Rocco Commisso per il training center di Bagno a Ripoli e che negli ultimi anni ha permesso a tanti giocatori di passare dai campi delle Caldine, della Trave e delle Due Strade ai riflettori del Franchi. Dal 2015 ad oggi infatti i tifosi viola si sono potuti godere le “prime volte” di Bernardeschi, Minelli, Lezzerini, Bagadur, Chiesa, Hagi, Mlakar, Perez, Hristov, Beloko, Vlahovic, Sottil e Ranieri. Qualcuno ha fatto strada e ancora ne farà, altri invece si sono fermati in serie inferiori (com’è normale che possa accadere nelle dinamiche di un settore giovanile con centinaia di giocatori) ma la soddisfazione di vedere esordire un prodotto del proprio settore giovanile resta intatta. Esattamente la stessa sensazione provata due volte a distanza di pochi giorni dai tifosi e dalla dirigenza viola quando la lavagnetta luminosa ha indicato in verde il 33 di Brancolini con il Bologna e il 32 di Dalle Mura con la Spal, talenti da tempo aspettavano il loro momento dopo aver lavorato a stretto contatto con la prima squadra per tutta la stagione (il centrale è stato aggregato in realtà da gennaio).
Curiosa la storia del portierino modenese, che ha iniziato a giocare tra i pali perché - come ha confessato a qualcuno - era il più… “cicciottello” tra i suoi amici quando aveva poco più di dieci anni. Da quel momento però Federico ha salito tutti i gradini possibili (e sceso quelli della bilancia) arrivando a diventare un punto di riferimento della Primavera e anche uno dei preferiti del preparatore della prima squadra Rosalen Lopez. Non è un caso che - secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it - l’ex tecnico Bigica abbia fatto sapere al giocatore che vorrebbe averlo nella sua squadra, non appena l’allenatore troverà una sistemazione in Serie C. Se l’affare andrà in porto, vedremo. Sta di fatto che sono tanti i messaggi di interessamento che sono arrivati sul conto di Brancolini, sul quale l’ex dg viola Corvino è pronto a scommettere che arriverà nel giro di qualche anno in Nazionale A. Lo stesso percorso, più o meno, che tutti alla Fiorentina si augurano possa fare anche Christian Dalle Mura: del resto quando la prima convocazione coi grandi nel giorno del tuo 18° compleanno è contro la Juventus, il destino sembra essere davvero scritto. Viareggino, madre brasiliana e padre tifoso del Toro nonché grande appassionato di basket, “Dalle” è stato portato a Firenze da Alberto Bernadeschi (allora osservatore viola) che dopo averlo notato nel Lido di Camaiore lo segnalò all’attenzione di Vincenzo Vergine, che lo portò subito a Firenze. In attesa del prossimo talento da far esordire, per Federico e Christian adesso comincia il bello.