DA OVREBO A MAZZOLENI, LA TOP-TEN DEGLI ORRORI ARBITRALI CONTRO LA FIORENTINA
Da Ovrebo a Mazzoleni, passando per Rosetti, Cesari, Tagliavento e Mazzoleni. E poi Soriano Aladren, Dondarini, Mattei-Pieri (loro sono una cosa sola), Lo Bello, Horn, Jonni di Macerata... Insomma, c'è l'imbarazzo della scelta. Tra di loro storie e tempi diversi, con un unico comun denominatore: sono tutti arbitri, e tutti hanno condizionato (in negativo) la storia della Fiorentina. Qualcuno ha fatto perdere uno scudetto, qualcun altro ha influito sulle coppe europee. Altri ancora si sono resi protagonisti "una tantum", ma lo hanno fatto talmente bene che sono rimasti stampati nella memoria. La morale di tutto questo? Che la Fiorentina in quasi 88 anni di storia ha vinto appena due scudetti, è arrivata sei volte seconda, è retrocessa tre volte, è fallita, risorta, ed oggi si vede portar via la qualificazione in Champions League. Udite, udite, non perchè battuta, superata dall'avversario, bensì a causa di arbitraggi chirurgici, scientifici. Per questo abbiamo deciso, all'indomani della performance di Mazzoleni, di stilare una top-ten degli "orrori" arbitrali perpetrati alla Fiorentina. E sicuramente ci è sfuggito qualcosa...
1) AND THE WINNER IS... TOM OVREBO - Per il panciuto norvegese è stato un plebiscito. Il 17 febbraio 2010, lui ed il guardalinee Nebben, compirono il delitto perfetto: un gol di Klose (allora al Bayern) in fuorigioco chilometrico, promossero di fatto i tedeschi ai quarti di Champions League, sancirono la fine dell'era Prandelli. Meglio di così...
2) ROBERTO ROSETTI - Con Ovrebo si è risolto al fotofinish, anche perchè il fischietto di Torino è in gara con ben due proposte: il celeberrimo fallo di mano di Zauri in Lazio-Fiorentina del 22 maggio 2005, ed il rigore (solare, anche se si giocava in notturna) non fischiato a Montolivo in un Fiorentina-Milan del 24 febbraio 2010. Da lì l'azione che porterà al gol decisivo di Pato (2-1 il finale per i rossoneri) a quattro minuti dalla fine. Suo malgrado Rosetti è stato tirato in ballo di recente anche dal portiere australiano Kalac per lo spareggio Fiorentina-Perugia del 20 giugno 2004. Su di lui l'accusa di aver favorito la Fiorentina, propiziandone la promozione in serie A. Che sfortuna, una volta che aveva "parteggiato" per i viola...
3) MATTEI (di Macerata) - PIERI (di Genova) - La strana coppia che il 16 maggio 1982 consegnò il 20esimo scudetto alla Juventus. Breve cronaca: Mattei annulla un gol regolare di Graziani in Cagliari-Fiorentina, Pieri non concede un evidente rigore al Catanzaro (che giocava contro la Juventus) per fallo di Brio su Borghi. Risultato finale: Juventus 46, Fiorentina 45, con i viola che perdono lo scudetto ad un quarto d'ora dalla fine.
4) SORIANO ALADREN - Ancora un protagonista in campo europeo, stavolta in coppa Uefa. Lo spagnolo dal nome evocativo arbitra la finale di andata tra Juventus e Fiorentina. Al 61', sul risultato di 1-1, il ribattezzato Soriano "ALADRON" non vede una spinta di Casiraghi su Pin con lo juventino che realizza il gol del 2-1. Bagarre in campo, col centrale viola che accusa apertamente gli juventini di ladri, ma la coppa Uefa (dopo la beffarda finale di ritorno ad Avellino) finisce alla Juventus.
5) GRAZIANO CESARI - L'arbitro di Genova si ricopre di vanagloria e di ridicolo il 21 settembre 1997, quando non espelle il nigeriano Taribo West per un fallo criminale su Andrej Kanchelskis. L'ucraino, falciato violentemente dal colored dell'Inter, rotola esanime sul guardalinee che si limita ad alzare la bandierina. Cesari abbozza ed ammonisce (appena!) West, mentre il viola esce dal campo in barella. Alla fine Inter-Fiorentina terminerà 3-2. Anche Cesari (come Rosetti) è in gara con due proposte: la seconda è datata 20 dicembre 1998, quando in un Perugia-Fiorentina decreta un rigore al 94' a favore degli umbri. Calcia Nakata ed è il 2-2 finale. Senza quel rigore, totalmente inventato per fallo di mano di Amor, la Fiorentina avrebbe chiuso l'anno solare con quattro punti di vantaggio sulla Lazio mettendo una seria ipoteca sullo scudetto 98-99.
6) PAOLO DONDARINI - A lui si deve il titolo della nostra rubrica, per lui sono sufficienti due numeri: 8' e 10' del primo tempo, i minuti nei quali il prode arbitro di Bologna espulse due giocatori della Fiorentina. Due nomi di calciatori: Valeri Bojinov e Daniele Delli Carri, cacciati da Dondarini per timide proteste e falli veniali. Un nome di allenatore, Dino Zoff: a lui si deve l'espressione: "stasera ho avuto cattivi pensieri". Alla fine Sampdoria-Fiorentina finisce 3-0, con i viola che sprofondano in classifica all'alba di calciopoli. Anche così un arbitro può entrare nella storia.
7) PAOLO SILVIO MAZZOLENI - E' l'ultimo in ordine di tempo, il primo che ci ha dato lo spunto per queste riflessioni. Grazie di esistere.
8) PAOLO TAGLIAVENTO - Un pò di apprendistato col gol annullato a Muntari in Milan-Juventus del 25 febbraio 2012, la sublimazione con l'espulsione (ridicola, tragicomica, volontaria?) di Tomovic in Fiorentina-Milan del 7 aprile 2013. Volete la riprova? I due rigori concessi alla Fiorentina nel secondo tempo, ed il rigore non visto per fallo di mano di Roncaglia... Coscienza sporca.
9) HEYNEMANN e KRUGG - Un'altra coppia, e del resto ve lo avevamo detto... gli arbitri colpevoli sono talmente tanti che dobbiamo accorpare. Entrambi tedeschi, il primo è l'arbitro che a Barcellona, in coppa delle coppe, fischiò la fine della partita con Robbiati in fuga solitaria praticamente davanti al portiere blaugrana (10 aprile 1997). Il secondo annullò un gol regolare a Rui Costa (al 90'!) per fantomatico fuorigioco di Batistuta in un Valencia-Fiorentina di Coppa Campioni. Era il 7 marzo 2000, la Fiorentina di Trapattoni era sotto 1-0 ed il gol del portoghese avrebbe proiettato i viola ai quarti di finale.
10) LEO HORN - Questo nome non dirà granchè a molti dei nostri lettori. Sappiate, allora, che questo signore olandese fischiò contro la Fiorentina di Bernardini un rigore inesistente in una finale di coppa dei campioni. Era il 30 maggio 1957, si giocava Real-Fiorentina a Madrid, e Gento (formidabile attaccante delle "merengues") fu atterrato da Magnini abbondantemente fuori area. Ahimè al tempo il Real Madrid era una potenza, il prode Horn decretò il rigore e la piccola Fiorentina fu sconfitta per 2-0 (raddoppiò poco dopo Di Stefano). Ci perdonerete, abbiamo ceduto all'attualità premiando altri episodi. Ma per gravità ed importanza, nella storia viola, questo è probabilmente il sopruso arbitrale che fa piu' male. Messaggio per i più giovani: così è sempre stato, e sempre sarà...
CONCLUSIONE - Lo abbiamo detto, ce ne sarebbero altri cento: citiamo Jonni di Macerata che il 3 giugno 1956, con un arbitraggio scellerato, causò l'unica sconfitta su 34 partite (a Genova, all'ultima giornata) della fantastica Fiorentina del primo scudetto. Che dire di Concetto Lo Bello di Siracusa che il 12 ottobre 1969 per poco non provocò un'invasione di campo annullando un gol regolare di Chiarugi al 90' in un decisivo Fiorentina-Cagliari? E Cardona, Sguizzato e Trantalange che nell'annus horribilis '92-'93 stangarono la Fiorentina di Agroppi con decisioni deliranti, provocandone la retrocessione in serie B? E pensare che in quella squadra c'erano Batistuta, Baiano, Laudrup, Orlando, Effenberg... Andiamo avanti? Casarin, Rizzoli, Brighi... Fermiamoci quà che e' meglio.
P.S - Ultima annotazione. Forse non tutti sanno che, la Fiorentina detiene il record storico di partite senza rigori a favore: ben 52! Tale cifra va dal 17 febbraio 1991 (rigore di Massimo Orlando in Atalanta-Fiorentina 2-1) al 18 ottobre 1992 (rigore di Baiano in Pescara-Fiorentina 0-2). Nel mezzo un intero campionato senza penalties ('91-'92) nonostante la Fiorentina avesse come attaccanti (giova ricordarlo ancora una volta) Baiano, Batistuta, Orlando, Branca, Borgonovo, Maiellaro... Non era facile, eppure gli arbitri italiani sono riusciti anche in questo.