DA ESUBERO A TRASCINATORE: IL NUOVO KOUAME
Quel colpo di testa imperioso di Kouamé sul cross di Cabral è l'unica cartolina che la Fiorentina merita di conservare dalla trasferta di Lecce. Un gol di un'importanza fondamentale, la sesta rete con la maglia viola da parte dell'ivoriano che appare sempre di più come l'unica luce di questa sbiadita Fiorentina. Nella complicata serata di Lecce coperta da una coltre di nebbia nella mente dei giocatori e in campo a causa dei fumogeni, il lampo di Kouamé è stata l'unica nota lieta e un'altra dimostrazione della crescita tecnica e personale che ha vissuto questo calciatore.
Che il prestito all'Anderlecht abbia fatto davvero bene a Kouamé, nel suo processo di maturazione, è ormai un dato di fatto. In questo difficile inizio di stagione la Fiorentina appare sempre più dipendente dal proprio numero 99, determinante sia in fase realizzativa che quando indossa i panni dell'uomo assist (come dimostrano quelli messi a referto in Conference League). Arrivato a Firenze nel gennaio 2020, Kouamé era infortunato ed è riuscito a rivedere il campo solamente nelle ultime partite di quella sfortunata stagione gravata dalla pandemia. Sotto la guida tecnica di Beppe Iachini, l'ivoriano ha faticato a imporsi soffrendo l'eccessiva alternanza con Patrick Cutrone e soprattutto un gioco e un ruolo non congeniali alle sue caratteristiche.
D'altronde stiamo parlando di un calciatore che nasce come ala d'attacco e non è un caso che proprio in quel ruolo anche in questa stagione stia (finalmente) mostrando tutto il suo talento. Come anticipato, fondamentale per Kouamé è stata l'esperienza in prestito in Belgio all'Anderlecht: lì ha avuto l'opportunità di giocare in una squadra votata a un calcio fortemente offensivo sulla fascia destra. Vero, stiamo parlando di un campionato difficilmente paragonabile con la Serie A dal punto di vista dell'intensità difensiva, anche se non va sottovalutata la difficoltà di calarsi in un contesto nuovo. In una società storicamente incentrata sull'affinare il talento, Kouamé ha compiuto un passo decisivo come ben dimostrano i numeri messi a referto con la maglia viola dell'Anderlecht. Ben 13 gol e 10 assist in 36 gettoni stagionali: un ottimo bottino per un giocatore che da diamante grezzo punta a diventare una perla nella Fiorentina.
E a testimonianza di ciò basti pensare che con la rete segnata contro il Lecce, Kouamé ha gonfiato la rete per la seconda volta in Serie A in nove presenze. Tante reti quante quelle realizzate nelle 40 presenze registrate complessivamente nelle stagioni 2019/20 e 2020/21 in Serie A. E proprio a Firenze l'ivoriano vuole lasciare un segno, come i grandi artisti del periodo rinascimentale. In questa complessa stagione per i Viola, la nuova vita di Kouamé è l'unica nota positiva. Da possibile pedina di scambio in estate, oggi l'attaccante con il numero 99 sulle spalle è una delle poche certezze e talvolta un giocatore imprescindibile. Siamo di fronte a una nuova versione di Kouamé, non una 2.0 ma quella che fin qui a Firenze non si era mai vista. Una curiosità interessante e un dato di fatto sul quale i Viola possono e devono puntare per provare a rimettere la stagione sui binari giusti.