DA AMULETO A SARACINESCA

Franck Ribery l'ha definito una saracinesca. C'è senz'altro da dire che la gara disputata ieri sera da Pietro Terracciano non è attribuibile a un semplice secondo portiere, bensì a un vero e proprio leader. L'ex Empoli finora era stato bollato quale simil amuleto, in quanto il suo recente innesto tra i pali aveva coinciso con un'importante crescita nei risultati da parte della Fiorentina: dal (quasi inaspettato) trionfo per 3-1 contro il Lecce, giunto dopo una prestazione generale da incubo al cospetto del Verona, al 2-0 casalingo inflitto al Torino (che ha tra l'altro sfatato quel fastidioso tabù di non-vittorie all'interno dell'Artemio Franchi), in cui il classe '90 è cominciato ad emergere per la sua decisione negli interventi.
Fino alla partita di San Siro contro l'Inter, della quale Terracciano può considerarsi assoluto protagonista in quanto più e più volte le sue parate hanno salvato il risultato. Il trentenne nativo di San Felice a Cancello è anche noto per le sue qualità umane, infatti chi lo conosce racconta di un bravissimo ragazzo la cui serietà è encomiabile. Basti pensare al post su Instagram da lui pubblicato qualche giorno fa di ringraziamento al padre, non banale. Figure di questo tipo non possono che fare bene allo spogliatoio. Il suo contratto durerà solo un altro anno, ma a questo punto si presume che la Fiorentina non si farà sfuggire tanto facilmente un secondo portiere della sua caratura. Intanto Terracciano si gode il momento.
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