CUTRONE, LASCIA O RADDOPPIA?

15.09.2020 20:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
CUTRONE, LASCIA O RADDOPPIA?
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'attacco viola è a posto, come ha detto Pradè in conferenza stampa nei giorni scorsi, o ancora tutto da disegnare?  E non solo perché manca quell'attaccante da doppia cifra invocato da Beppe Iachini e necessaria guardando lo score dei singoli attaccanti. Ma anche e soprattutto perché le gerarchie vedono ora un Patrick Cutrone un gradino indietro agli altri (basti pensare che ha giocato l'amichevole con il Grosseto, quella delle riserve in pratica, e non con la Reggiana, nella formazione tipo anti-Torino anche se ha fatto grandi numeri). Nell'entourage c'è la volontà di capire  quanto spazio avrà il giocatore del Wolverhampton in prestito a Firenze fino al giugno 2021, ma con il futuro tutto da decifrare (riscatto a presenze). In particolare se dovesse arrivare un altro attaccante, come ad esempio Piatek. Il polacco è l'obiettivo che la Fiorentina proverà a centrare fino alla fine e questo potrebbe creare qualche malumore. Piatek ha fatto bene in coppia con Kouamé nei suoi primi sei mesi al Genoa, quando fu notato e preso dal Milan proprio per il fiuto del gol.

Ma sia in rossonero che nell'Herta Berlino il giocatore sembra aver perso un po' di smalto da Pistolero ma se la Fiorentina lo prende con la benedizione di Iachini deve metterlo, nelle gerarchie, davanti a Cutrone e Vlahovic minando un po' gli equilibri e forse la serenità dei due giocatori, già alle prese con la concorrenza di Kouamè che il tecnico utilizza al centro dell'attacco. Con la permanenza di Vlahovic (che inizialmente sembrava destinato al prestito) l'attacco dunque è intasato e l'entourage di Cutrone arrivato nel tardo pomeriggio al centro sportivo (Giovanni Branchini e Donato Orgnoni che lo segue in particolare) probabilmente ha voluto assicurarsi che il giocatore abbia le stesse opportunità degli altri. Oltre un'ora di colloquio con la dirigenza viola ma le parti predicano ottimismo e nessuna preoccupazione con rassicurazioni forse scontate. E il lungo colloquio con i due agenti avrebbe toccato anche altre questioni e possibili trattattive, d'altronde il mercato è appena entrato nel vivo e l'arrivo di un altro attaccante probabilmente è legato all'eventuale cessione di Federico Chiesa ("per ora in attacco siamo a posto" non è frase pronunciata a caso da Pradè).