CONTO ALLA ROVESCIA
In assenza di “lesioni muscolo-tendineee a carico dei distretti analizzati, il calciatore verrà rivalutato nel corso dei prossimi giorni”. Di fatto una conferma a quanto era già filtrato direttamente dall’Argentina, con la non banale specifica da parte dei colleghi sudamericani di almeno un paio di settimane necessarie per il rientro. La storia in viola di Nico Gonzalez ruota nuovamente intorno alle condizioni fisiche dell’argentino, uscito dopo poco nella gara di sabato scorso contro l’Inter ma il cui futuro viene monitorato da vicino, almeno in patria, in piena ottica mondiale. Un affaticamento muscolare che non evidenzia lesioni nel primo report medico, seppure questo non escluda la presenza di una situazione dolorosa.
Eppure in attesa di capire come e quando tornerà disponibile Nico, comunque destinato a saltare la sfida (importante) di giovedì con il Basaksehir, la richiesta di una sostituzione dopo pochi minuti dall’inizio della sfida di sabato si somma a quelle voci che Jovic ha probabilmente discusso al momento del gol all’Inter, alimentando se non proprio certezze quanto meno le perplessità di chi preferirebbe vedere maggior propensione al sacrificio. O al dolore. Perchè poi anche se nessuno mai lo ammetterà, non solo a Firenze ma un po’ ovunque nel panorama calcistico, il conto alla rovescia per il mondiale in Qatar sembra già cominciato per molti.
Un processo probabilmente legittimo, ma in altra direzione rispetto alle esigenze del momento. Così in casa viola è nuovamente il giocatore più atteso a vivere un momento delicato, dopo che il viaggio in Sudamerica dopo appena 20 minuti di gioco contro il Verona (a seguito delle assenze legate al problema al tallone) non aveva troppo entusiasmato chi si attendeva stesso attaccamento tra la maglia viola e albiceleste. Anticipo di una rinnovata distanza che oggi sembra crearsi tra le necessità impellenti della Fiorentina e l’imminenza di un evento come il mondiale. Imperdibile per tutti, e forse per gli argentini ancora di più, ma che non cambia le conseguenze di una mancanza che fin dall’avvio di stagione continua a ripercuotersi sullo score dell’intero attacco viola.