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Poche, pochissime, certezze. Fra queste, almeno, il tecnico. Ovvero Sinisa Mihajlovic. Lui, di certo, ci sarà domani, come ci sarà a Cortina e come ci sarà, in panchina, per la prima di campionato. E, insieme al tecnico serbo, immaginiamo che ci sarà anche una squadra più plasmata dal suo allenatore e, per questo, anche costruita intorno a quelle che sono le caratteristiche del gioco messo in campo dallo stesso Sinisa.

Ed ecco che, allora, se nei passati mesi, Mihajlovic ha dimostrato di non aver mai voluto interferire con la linea societaria immaginiamo che questa, fondamentale, finestra di mercato lo veda comunque più coinvolto e protagonista. Sul centrocampo, per esempio, dove quel che filtra dalle mosse e dagli obiettivi di mercato di Corvino fa intendere che si proverà a costruire una vera e propria diga mediana che faccia del suo dinamismo il punto di forza. Se preferite, in pratica, un centrocampo di Behrami.

E, non a caso, anche i nomi accostati ai viola questo raccontano. I brasiliani Arouca e Paolinho, gli italianissimi Parolo, Gazzi, Nocerino e compagnia. Ovvero centrocampisti che consentano alla Fiorentina di alzare una linea invalicabile dietro ai presumibili tre giocatori offensivi che Mihajlovic riproporrà nella nuova stagione. Nomi che, però, non necessariamente coprono tutte le scelte nella testa di Corvino, e dunque anche sorprese che, stile Romulo, potrebbero stupire tutti. Ci auguriamo, allora, che il tecnico serbo sia però l'ultimo a stupirsi di fronte a certi nomi, sperando che, magari, sia proprio lui il primo a chiedere giocatori con determinate caratteristiche.