COMMISSO ALLA SQUADRA: "AIUTIAMOCI COME SI FA IN FAMIGLIA". E SU MONTELLA...

01.12.2019 18:40 di  Luciana Magistrato   vedi letture
COMMISSO ALLA SQUADRA: "AIUTIAMOCI COME SI FA IN FAMIGLIA". E SU MONTELLA...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2019

"Ne veniamo fuori insieme come una famiglia", è questo il messaggio che stamattina ha voluto dare Rocco Commisso alla squadra che si è allenata sotto gli occhi del tycoon e dei due direttori Pradè e Barone, in vista della partita di martedì con il Cittadella. Il presidente ha dormito poco o niente ripensando alla sconfitta e all'infortunio di Ribery, riguardando anche la partita e come si è svolta, per poi andare al centro sportivo di buon'ora per stare vicino alla squadra. Arrabbiato, triste, preoccupato ma lucido. Perdere con il Lecce è stato certamente grave ma la Fiorentina ha provato a dominare prima e a raddrizzare la partita poi.

E se Montella già ieri sera nel post gara ha spiegato che i tiri in porta viola sono stati ben 19, la dirigenza ha riconosciuto che sul piano del gioco e delle occasioni alla squadra e dunque al tecnico poco si può imputare. Se non troppa leggerezza degli attaccanti sotto rete, figlie anche di scelte di mercato sulle quali Montella poco può incidere. Se poi ci metti gli infortuni dei giocatori più importanti (e a Verona anche le due squalifiche di peso) le attenuanti, in una stagione dove purtroppo non sono stati dati obiettivi, ci sono.

Guardando però l'ultimo ciclo di gare, il trend intrapreso non può soddisfare nessuno e la prossima settimana Montella e la sua Fiorentina dovranno fare ancora di più, perché l'eventuale uscita dalla Coppa martedì e un ko anche a Torino non lascerebbero tante altre strade da percorrere se non un cambio tecnico. Per questo Rocco Commisso ha preso tempo e puntato sullo spirito di una famiglia, come vuole essere quella viola, che si fa forza l'un l'altro per uscire dalle difficoltà. E nelle parole parole "insieme" e "famiglia" per ora Commisso comprende anche Montella. Almeno fino alla gara con il Cittadella, perché ora la dirigenza vuole ragionare partita per partita.