CHI PARLA TROPPO E CHI NON SI FA SENTIRE

10.11.2016 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
CHI PARLA TROPPO E CHI NON SI FA SENTIRE

Il campo in questo periodo, specialmente quello del Franchi, non ci rende felici ma nemmeno tutto quello che gli ruota intorno ci fa sorridere. Continua senza tregua la presa in giro del procuratore di Badelj, che vuole raggiungere quello di Salah nella simpatia dei tifosi viola. Oltre il danno la beffa, un'altra volta. Questo signore, fa la sua battaglia per portare il centrocampista viola lontano da Firenze con toni poco rispettosi  per la squadra e la società.

La sua affermazione “è un giocatore superiore rispetto al livello della Fiorentina” è molto presuntuosa e non trova conferma in quello che vediamo nelle partite dove purtroppo, salvo alcuni spezzoni di gare, il livello è basso per tutti.

Il croato è irriconoscibile rispetto alle belle prestazioni, alla sicurezza che dava un anno fa, all’importanza che aveva in quel trittico composto da lui, Borja Valero e Vecino che ci faceva brillare gli occhi quando tutto girava bene. Adesso siamo a leccarci le ferite di un inizio campionato non proprio esaltante e non sentiamo la necessità di un esterno che si burli della Viola. Purtroppo, come accade già alla squadra e al Mister che sono spenti e senza entusiasmo, non ci sono segnali di vita della società che risponda a muso duro a questo (altro) procuratore che semina zizzania.

Potrà avere per se stesso e per il suo assistito, tutte le ambizioni del mondo ma ha anche un contratto che lo lega a noi fino al 2018 e sarebbe più etico che il calciatore ci mostrasse ancora quanto vale, scongiurando i fischi del pubblico e il tanto invocato castigo della tribuna.

Poi se a gennaio qualcuno (il tanto vociferato Milan?) porterà dei bei soldini, sono convinta che Corvino potrà accontentarli perché è sempre stato dichiarato che chi non vuole rimanere a Firenze verrà ceduto. Le parole del calciatore dal ritiro della sua nazionale, non chiariscono la sua posizione e quel “vedremo in inverno” la dice lunga.

E’ un film già visto molte volte soprattutto nei momenti in cui si respira aria da fine ciclo. Non rimane che aspettare e, casomai, augurargli un futuro milanista pieno di trofei come quello di Montolivo!

Non che Badelj sia il responsabile di tutti i guai viola, ci mancherebbe, ma se la dirigenza desse una bella “frustata” a tutti richiamandoli al proprio dovere, s’intravedrebbe la volontà di provare a rimettere in carreggiata questo campionato. Invece, sono loro i primi a vivacchiare e questi sono i risultati. La mancanza di rispetto pesa come la mancanza dei risultati e provare ad alzare la voce con chi ci deride, consoliderebbe quella dignità che ogni tanto viene calpestata da questi "strani" soggetti.

 

 

La Signora in viola