CDA: COMUNQUE DEVE ASPETTARE
Mentre Firenze attende con ansia il responso del CDA spostato da oggi a domani per "motivi organizzativi", anche il direttore dell'area tecnica Pantaleo Corvino aspetta di conoscere il proprio futuro, legato a doppio filo con quello della società viola. Dopo un periodo di incontri e colloqui, durato per gran parte di aprile e inizio maggio, da due settimane il via vai di procuratori in visita si è bloccato di colpo proprio per le note vicende societarie e perché, anche lo stesso dirigente, non sa se tra una settimana guiderà ancora il mercato del club oppure se sarà già rientrato in Puglia a curare gli ulivi in attesa della chiamata del "suo" Lecce.
Diversi procuratori, dopo le notizie arrivate dagli States a proposito della possibile cessione della società a Rocco Commisso, hanno avuto la tentazione di fare una telefonata a Corvino, bloccata sul nascere dalla risposta che qualcuno si è effettivamente sentito recapitare: "Dobbiamo aspettare, siamo tutti in attesa". Diego Della Valle si è mosso senza consultare nessuno, senza coinvolgere i propri manager, che per questo motivo si sono trovati dall'oggi al domani a fare i conti con un domani più incerto che mai.
Veretout, Milenkovic, ovviamente Federico Chiesa, ma anche Hugo e Biraghi, stanno aspettando un segnale dal dg per determinare quella che sarà la loro prossima avventura calcistica. La speranza, per tutti, è che nonostante questo rinvio, sabato sia effettivamente il giorno giusto per riprendere ogni discorso, con o senza i Della Valle, con o senza manager esterno, con o senza una nuova proprietà. Trovarsi a giugno senza certezze significa già essere in ritardo sui piani per la costruzione della prossima rosa, rimandare ancora le decisioni più importanti della recente storia della Fiorentina, potrebbe significare vivere un'altra stagione ai margini del calcio che conta, rischio che nessuno vuole correre.