CATTIVI PENSIERI, A VOLTE RITORNANO

Di torti arbitrali ne abbiamo parlato e riparlato. Dalla gara di andata contro il Chievo, con il mancato rosso per Dramè e il rigore non concesso per fallo su Roncaglia, alla gara di Udine, con il doppio fuorigioco nei primi due gol, passando per le due gare a San Siro, contro Inter prima e Milan poi, con Samuel e Bonera, già ammoniti, e graziati dalle giacchette nere. Le uniche due gare in cui, però, la squadra di Montella ha “ricevuto” favori arbitrali sono due: la prima è datata 28 ottobre 2012, in occasione della gara interna contro la Lazio, che domenica sarà avversaria della Fiorentina, e la seconda è quella contro il Chievo di due giorni fa.

Il caso ha voluto che nella stessa giornata la squadra di Petkovic venisse sfavorita, con l’espulsione dubbia per Candreva dopo appena 17 minuti di gioco. Nel post gara di San Siro, sia il tecnico biancoceleste che Igli Tare lo hanno ribadito, prendendo ad esempio anche la gara di andata contro la Fiorentina. “E’ la seconda volta quest’anno che veniamo sfavoriti dai direttori di gara, una oggi e la prima a Firenze”, le parole dei due nel post gara, e nella mente di tutti i fiorentini non può che essere tornato il ricordo della “parata” di Zauri sulla linea di porta, in un lontano Lazio – Fiorentina, o della gara di andata, nella stessa stagione, con Di Canio che portò in vantaggio i biancocelesti al Franchi in netta posizione di fuorigioco.

Domenica andrà di scena lo scontro diretto all’Olimpico, con i capitolini reduci da una dubbia decisione dell’arbitro e la squadra viola che ha battuto il Chievo con un gol in netto fuorigioco. Anche questa volta i cattivi pensieri sorgono d’obbligo, sperando che per una volta restino solo dei pensieri, perché nel calcio, la compensazione è la cosa peggiore che ci sia, anche se negli ultimi anni siamo stati abituati a vederla su tutti i campi della Serie A.