BRILLA SOLO IL CENTROCAMPO
Ci sono due correnti di pensiero legate alla partita contro il Genoa pareggiata dalla Fiorentina: quella che si accontenta del risultato, stante la situazione degli assenti e la stanchezza della partita di giovedì e quella che si rammarica per non aver sfruttato il passo falso del Napoli, per poterlo avvicinare in classifica. Chi scrive opta per la seconda considerazione, visto come si era messa la gara e per i recuperi che la squadra aveva fatto.
C’è poi la componente legata all’arbitraggio alquanto ridicolo. Il rigore per il Genoa non esisteva, il loro secondo gol era in fuorigioco e il gol annullato alla Fiorentina era valido. Quali conclusioni vogliamo trarne? L’inesperienza del direttore di gara o la fantomatica malafede? Da fastidio, quanto l’orticaria, pensare che si voglia tarpare le ali alla Fiorentina nella sua rincorsa al terzo posto, quando la diretta avversaria frena. A pensare male si va all’inferno, ma ci si azzecca spesso.
Dispiace molto che, nel giorno che ritorna alla ribalta, e alla grande, il “principino” Aquilani, il resto della squadra non abbia seguito la sua splendida giornata. Tutto il reparto del centrocampo, orfano di quel genio di Borja Valero, ha comunque risposto bene sul campo, dove Pizarro e Ambrosini hanno fatto la loro parte e dove sono entrati col piglio giusto anche Mati Fernandez e il nuovo arrivato Anderson.
Purtroppo la difesa ha avuto una serata negativa e, l’altra assenza pesante di Gonzalo, non è stata tamponata a dovere e Neto ha perso la sua imbattibilità in campionato. La prossima settimana, ultima del mercato d’inverno, potrebbe vedere arrivare un difensore a supportare un reparto in sofferenza, come palesato anche dal Mister Montella. Le stesse difficoltà le ha trovate l’attacco dove Matri ha brillato poco ed è stato poco rifornito. C’è una domanda che sempre più spesso, da qualche settimana, si fanno i tifosi viola: ma che cosa ha fatto Cuadrado? Dov’è quella “vespa” che pungeva sulla fascia a velocità supersonica? Sembra fuori fase e non riesce più a saltare l’uomo ed arrivare al cross o al tiro. Sarà un momento negativo, un po’ di appannamento legato al tanto rumore che si è fatto intorno a lui, ma la Viola non può prescindere dalle sue giocate e ci auguriamo che quanto prima ritrovi la sua serenità e il suo guizzo sprint.
Menomale che oltre che davanti, dove i partenopei non fuggono, chi ci segue in classifica non brilla e ha i suoi problemi (leggi Inter)!
La Signora in viola