BOLLE DI SAPONE
E fu così che anche Cesare Bovo sfumò. Una storiella che sembra ripetersi ormai con inquietante ripetitività nel corso del mercato viola. Prima di Bovo infatti era stato già il turno di Aquilani. Praticamente chiuso e impacchettato con destinazione Firenze, salvo poi finire tutto in una bolla di sapone. C'è chi l'ha giustamente ribattezzato il fattore 'Z' come Zavaglia, procuratore di entrambi i giocatori, ma a ben guardare a questi due esempi vanno di diritto aggiunti e mai dimenticati, tanto per citarne alcuni, anche i vari Arouca e Ramirez. Giocatori dati ad un passo dalla Fiorentina e poi magicamente sfumati nonostante i contatti avanzati e le trattative pressochè concluse.
Inutile dilungarsi eccessivamente sul caso Bovo rischiando di essere tedianti. Il difensore del Palermo non è certo un fenomeno (il passivo della difesa palermitana nelle ultime stagioni lo dimostra) e il suo passaggio in rossoblu non turberà certo il sonno dei tifosi viola. Ma tant'è che Bovo appare di fatto come l'ultimo segnale che il mondo del mercato sembra inviare sulle sponde dell'Arno. L'appeal e lo charme fiorentino non è più quello degli ultimi anni ed anzi la tendenza pare ormai aver cambiato orientamento. Da Firenze si parte con una certa facilità ma si fa una gran fatica ad arrivare. Questa sessione estiva del mercato ne è la dimostrazione empirica.
Il tutto condito, a pochi giorni dall'avvio del campionato, da un malumore cittadino generalizzato e Mihajlovic che dal canto suo prova a lanciare un ultimo appello alla società. Servono rinforzi e servono subito. La difesa è apparsa insicura, ma resta comunque il reparto più nutrito considerando i nuovi innesti di Romulo e Nastasic (singolare che la Fiorentina cerchi a fine mercato un nuovo centrale e un altro terzino destro). Il centrocampo appare ancora in costruzione (vedi l'incertezza su Montolivo e Vargas). Idem per l'attacco con Gilardino in bilico tra la conferma e il Genova e un vice del titolare che ad oggi manca in rosa ad eccezione di Babacar.
In sintesi a questa Fiorentina sembrano mancare ancora diversi tasselli per dirsi completa e la sabbia nella parte alta della clessidra scarseggia. Adesso non resta che attendere le ultime ore del mercato nella speranza che le sorprese, per il popolo viola, siano dietro l'angolo, anche perchè le parole del presidente Cognigni nel corso della presentazione del 'Patto' - "Spererei di non sentire più dal nostro direttore che ci è sfuggito un giocatore" - riecheggiano ancora tra le pareti del vecchio Franchi.