BADELJ, FIRENZE UN SOGNO. IL PEK? IMPARERÒ DA LUI
E' il giorno di Milan Badelj: il nuovo acquisto della Fiorentina - arrivato negli ultimi giorni di mercato dall'Amburgo e già in gol nell'amichevole di pochi giorni fa contro il Lugano - prende la parola in sala stampa per presentarsi:
Sul suo arrivo a Firenze: "Per me è importante essere qui, è un onore. Spero di aiutare i miei compagni di squadra a vincere e a migliorare".
Sulla posizione a centrocampo che preferisce: "Mi piace giocare sia in difesa che in attacco nella zona mediana del campo".
Su cosa conosce della Fiorentina: "Era fin da bambino che sognavo di venire a Firenze, già da piccolo in Croazia vedevo le squadre italiane. Anche la Fiorentina mi ha cercato moltissimo".
Sui primi contatti tra il manager e la Fiorentina: "Non so quando sono iniziati i contatti, io ho solo lavorato sul campo per fare il meglio. Non so nemmeno se c'erano altre squadre interessate a me".
Sul gol che ha fatto in amichevole ed il tiro da fuori area: "Non so se riuscirò a fare un gol come quello di pochi giorni fa... cercherò di farne uno simile al più presto. Spesso giocando in posizione più arretrata riesco a fare meno frequentemente rete".
Sulla scelta del numero 5: "Non ho un particolare numero al quale sono legato: ho giocato col 16, il 14 e l'8. Era disponibile il 5 ed ho preso questo".
Su cosa gli hanno detto i compagni di squadra: "Non ho incontrato nemmeno tutti i giocatori perché sono arrivato tardi e perché molti di loro sono ancora in Nazionale".
Su David Pizarro e le caratteristiche simili: "E' molto difficile paragonarmi a Pizarro: sarebbe anche presuntuoso farlo visto che Pizarro è un giocatore molto importante, che ha dato tanto al calcio. Io devo solo imparare da Pizarro, è un onore giocare con lui. Io con lui? Per me non è un problema".
Sui suoi possibili problemi con l'Amburgo: "I due anni ad Amburgo sono stati diversi: il primo anno è stato eccellente, poi sono arrivati dei cambiamenti sia da un punto di vista tattico sia sulle scelte dei giocatori. Questi cambiamenti mi hanno portato a non essere al massimo nel corso delle partite. Appena ho sentito che la Fiorentina mi cercava non ho resistito e ho deciso di venire".
Sulla città di Firenze: "Sono stato qui due anni fa ma solo due giorni come turista: non la conosco molto bene, per ora ho visto solo alberghi..."
Sui tanti giocatori dell'ex Jugoslavia presenti nella Fiorentina: "E' un vantaggio avere dei compagni di squadra che parlano la mia stessa lingua: spero di imparare al più presto l'italiano".
Su una parte della stampa che sostiene che è lento: "Spero di essere un po' meno lento..."