ATTENTI A QUEI DUE... ANZI TRE
Si però non ci esaltiamo che non abbiamo fatto una grande partita, s’è patito sul finale anche con la Sampdoria in dieci uomini, sono alcuni commenti che ho sentito dopo la gara di ieri contro i doriani. Come non esaltiamoci? Dopo la bile, ancora non del tutto smaltita del pareggio contro l’Atalanta, sto facendo salti di gioia per la prima vittoria della Fiorentina e non mi importa niente se qualcuno ha trovato qualcosa da ridire. Vi rendete conto che sono passati nove mesi dall’ultima partita vinta al Franchi? Un vero e proprio parto, in tutto questo tempo si è fatto in tempo a partorire una nuova creatura. In questo caso spero che sia veramente una nuova vita, una nuova Viola quella che potremo apprezzare da qui in avanti.
Non che i problemi siano risolti e la squadra è ancora in cerca di sé stessa ma ha assolutamente ragione Pradè quando dice che “serviva solo vincere, con le mani, con un autogol, con un colpo di fortuna”, il risultato che avevamo a disposizione era uno solo, quello è stato e non possiamo che essere contenti. Ci siamo tolti un gran peso anche per scacciare quella che qualcuno chiama paura di vincere. Non ho mai capito pienamente cosa voglia dire e anche Di Francesco l’ha tirata in ballo quando ha parlato della Fiorentina. Penso che si debba avere una gran voglia di vincere, che si debba provarle tutte per vincere (casomai non cascare a bischero in area e poi prendere il giallo come hanno fatto Lirola e Sottil), che vincere aiuti a vincere e la paura se la facciano venire gli altri.
Devo dire che l’inizio della partita non mi è piaciuto e Dragowski ha fatto una bella parata dopo pochi minuti ma per fortuna è stato solo un fuoco di paglia e la Fiorentina ha fatto salire in cattedra Ribery a dirigere il gruppo e a pennellare il vantaggio con Pezzella su un suo prezioso assist. Continuo a pensare a quanto bene faccia questo calciatore alla Fiorentina e alla soddisfazione sempre più grande che provo nei confronti di coloro che lo vedevano vecchio e lento. Sarà anche lento ma ha fatto ammonire tre avversari per fermarlo e, raccontando una battuta di un tifoso allo stadio, “corre più Ribery in pochi minuti di quanto correva Babacar in una partita”. Ci ha veramente stregati e la soddisfazione di avere un grande campione in squadra è palese.
E se parliamo di campioni oggi va fatto un grande applauso anche al primo gol di Chiesa (quello contro l’Atalanta è stato considerato autogol). Un gran bel gol e una bella esultanza verso i tifosi che spero dia il via ad un nuovo campionato di Federico. Se questi due ingranano la marcia, ci sarà da divertirci. Ma non possiamo dire soltanto “attenti a quei due” perché io annovero anche questa volta, e per costanza credo sia stato per ora il migliore di tutti, Gaetano Castrovilli che pure contro la Samp ha dato bella prova di sé. Brilla questa nuova stella nel nostro centrocampo e, se continua così, anche in tutto il calcio italiano.
Adesso mettiamo a frutto quanto di buono questi ragazzi hanno fatto ed andiamo a fare visita al Milan un po’ più tranquilli ma senza mollare la tensione.
La Signora in viola