AMULETO EUROPEO

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In una stagione fin qui povera di sorprese positive la Fiorentina cerca nuovi segnali di fiducia e la ricchezza della rosa, se non altro sul piano numerico, consente di inviduare possibili spunti in chi fino ad oggi non ha avuto modo di mettersi in mostra. E' il caso ad esempio di Marko Marin: il tedesco, arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Chelsea, ha dovuto attendere a lungo prima di essere ritenuto pronto da Montella e di assaporare il campo con la sua nuova maglia. Il debutto contro il Paok, solo pochi minuti nel finale, è stato seguito solo da un altro spezzone nuovamente contro la formazione greca, nel ritorno di Europa League, e proprio in questo frangente il Franchi ha iniziato a conoscere in maniera diretta quello che, potenzialmente, può offrire il tedesco esploso nel Werder Brema: un'iniezione di imprevedibilità, tecnica e fantasia che potrebbe davvero fare comodo ad una Fiorentina in cerca della perduta verve offensiva.

Marin in prima persona si è espresso su questa prima parte dell'avventura in viola, sottolineando la propria volontà di ripagare la fiducia della Fiorentina. E se fino a qui il tedesco ha avuto modo di mettersi in mostra soltanto in Europa è proprio da lì, dall'Europa, che potrebbero arrivare le maggiori soddisfazioni: Marin, infatti, è riuscito a vincere per due anni consecutivi l'Europa League, proprio nelle ultime due edizioni con le maglie di Chelsea e Siviglia. Il tedesco non lo ha nascosto: spera di rinnovare il proverbiale "non c'è due senza tre", traendo spunto dall'ottimo andamento della Fiorentina fin qui in nel proprio girone europeo. Archiviato il passaggio del turno è comunque evidente come gli impegni più duri in Europa siano ancora lontani, l'amuleto tedesco dal canto proprio spera di mettere in bacheca un'altra Europa League in questo suo speciale record, ancora con una maglia diversa: stavolta quella viola.