ALTRA BRUTTA SCONFITTA E ITALIANO FA PURE IL PERMALOSO

06.02.2023 00:00 di Sonia Anichini   vedi letture
ALTRA BRUTTA SCONFITTA E ITALIANO FA PURE IL PERMALOSO

Siccome sono una tifosa, vorrei rispondere carinamente all’allenatore della Fiorentina che ha detto la sua su quello che lo stadio ha intonato a fine partita dopo un’altra sconfitta casalinga, quel coro “fate ridere” sul quale non è d’accordo e che trova “eccessivo”. Caro Vincenzo, anche io non sono d’accordo nel vedere la mia squadra giocare male e venire bistrattata da chiunque, trovo eccessivo che non abbia più quell’identità che tu lo scorso campionato le avevi dato, non sono d’accordo che si vinca così poco ed esclusivamente con squadre di bassa classifica, trovo eccessivo il tuo savoir-faire nell’avere accettato che ti deturpassero la squadra e tu venga a fine partita a propinarci le solite storielle. E poi scusa, ti pare il caso di fare il permaloso dopo che hai subito lezioni di calcio anche da T. Motta? Hai preso il vizio del Presidente? Che si debba seguire la Viola e farci andare bene tutto, anche no! Credo che quelli arrabbiati possiamo essere solo noi tifosi.

“L’avevamo preparata bene, non riusciamo a cambiare situazione, non troviamo il guizzo” ce lo sentiamo ripetere da tempo e credo che debbano trovare una soluzione e velocemente. La società crede fermamente in questo gruppo e purtroppo non ha apportato migliorie (e anche su questo il coro di ieri sera ci sta proprio bene!) quindi mettetevi di buzzo buono e vogliamo vedere i risultati perché il cammino è ancora lungo.

Il Mister e i ragazzi si credono di avere già fatto il loro compitino agguantando la semifinale di Coppa Italia? Non siamo a nulla e non credo si debba mollare per niente in campionato. Sento dire da qualcuno che la Fiorentina deve tuffarsi nella Coppa perché tramite quella può arrivare in Europa ed è vero, ma la deve vincere, perché arrivarci dal campionato pare un’impresa oppure possiamo confidare in penalizzazioni per un bel po’ di squadre che ci spianino la strada per il futuro.

“Siamo non troppo lontani dal settimo posto che potrebbe essere il nostro obiettivo” è un’altra affermazione di Italiano nel post gara contro il Bologna ma credo che sia meglio che passino dalle parole ai fatti. Ed è un dato di fatto che alla squadra di Thiago Motta abbiamo lasciato il bottino pieno, 6 punti, avendo perso pure all’andata e che i bolognesi non vincevamo al Franchi erano 13 anni, come erano quasi 50 che non vinceva a Firenze il Torino. Ci piace far crollare tutti i taboo perché il nostro stadio è da tempo che non è più un “fortino”.

Anche ieri si è visto come l’attaccante sia un problema irrisolto e coloro che speravano di aver trovato il bomber dopo la rete di Jovic di mercoledì si saranno svegliati dal sogno. C’è stato spazio ieri anche per la doppia punta con l’ingresso di Cabral ma siamo rimasti alla doppia delusione che possiamo però equamente distribuire su tutta la squadra perché le difficoltà si sono avute in tutti i reparti, dal portiere alla difesa, dal centrocampo agli esterni. Male coloro che sarebbero i big, leggi Amrabat e Gonzalez e salvo appena Bonaventura e Saponara per il gol. Con tutto il secondo tempo a disposizione, non siamo riusciti a riagguantare il risultato e il solito arrembaggio finale non ha portato a niente.

Purtroppo continuiamo a non vedere calcio, non abbiamo idee e siamo lenti (i bolognesi correvano come dei matti in confronto a noi) e prevedibili, pare di giocare a rugby per quanto si passa indietro la palla, si verticalizza poco e campioni che possano con le loro giocate risolvere le partite non ne abbiamo quindi non riesco a risollevare il mio umore caduto di nuovo in picchiata verso il basso.

Visto questo clima, avrei preferito che il mio allenatore, ma anche la dirigenza che appare solo quando le cose vanno bene, riconoscesse gli errori fatti e non mettesse il broncio se la gente alza la voce. È banale e scontato ma forse hanno ragione non fanno ridere e, purtroppo, come recita il famoso film…”non ci resta che piangere”!

La Signora in viola