ALBAN LAFONT, TRA NUMERI AL TOP ED EPISODI DA RIVEDERE

03.10.2018 10:00 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
ALBAN LAFONT, TRA NUMERI AL TOP ED EPISODI DA RIVEDERE
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Alban Lafont si è presentato a Firenze con non poche aspettative sulle spalle, vista la nomea che circondava il "nuovo Donnarumma", come lo definivano in Francia, e considerato anche il salto che attendeva il portiere classe 1999 passando dal Tolosa alla Fiorentina (da un viola ad un altro).

Dopo le prime sette partite (anche se Lafont ne ha saltate due per infortunio) è possibile fare un primo bilancio, parziale, delle prestazioni del portierino viola.

I numeri sono dalla sua parte. Se consideriamo che la Fiorentina, a pari merito con Inter e Juventus, è la prima difesa in Serie A con soli 5 gol subiti (di cui peraltro 2 ne ha subiti il compagno di reparto Dragowski), è evidente come il merito vada diviso tra difesa e portiere. Lafont è riuscito inoltre a mantenere la porta inviolata in 3 occasioni su 5 partite, dato non da poco. Certo, il fatto che la Fiorentina sia tra le squadre che hanno subito meno tiri in campionato incide su questi dati, ma è indubbio che il contributo di Lafont sia stato fin qui importante.

Poi però ci sono i singoli episodi, nei quali il portiere originario del Burkina Faso è apparso un po' troppo spesso incerto. Le due malaugurate uscite che hanno permesso ai giocatori dell'Atalanta di calciare (fuori) a porta vuota sono episodi che andranno cancellati il più velocemente possibile dal palmares di Lafont. Così come qualche parata incerta e alcuni errori di troppo con i piedi, caratteristica che comunque l'estremo difensore viola ha dimostrato di avere in buona qualità.

Il bilancio delle cinque partite giocate da Lafont, dunque, è sostanzialmente positivo. Questo però non deve far pensare che non ci siano possibilità di migliorare, perché l'età è ancora molto bassa e i limiti ci sono, seppur colmabili. Starà al portierino e allo staff viola farlo diventare il "nuovo Lafont", lasciando stare i paragoni con Donnarumma.