A PIENI VOTI

05.04.2021 00:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
A PIENI VOTI
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

E' stata una Pasqua quasi serena per la Fiorentina, anche perchè il giorno dopo la trasferta di Genova la classifica racconta di un piccolo passo in avanti. Gli otto punti di vantaggio sul Cagliari aprono a scenari di relativa tranquillità, seppure il calendario sia tutt’altro che semplice a cominciare dal prossimo turno con la visita dell’Atalanta, lecito che l’attesa per le novità sia destinata a crescere.

Se, come pare, in settimana arriverà Commisso c’è da scommettere su più di un’accelerazione, più o meno su tutti i fronti che si tratti della squadra o del club, ma intanto dalla gara di Marassi i viola rientrano con la certezza di aver visto definitivamente sbocciare il proprio bomber. Il gol numero 13 della collezione stagionale racconta di istinto e tempismo, precisione e senso del gol, un repertorio che adesso Vlahovic possiede con piena consapevolezza.

Intorno al centro che è valso l'uno a uno, arrivato sull’assist di un altro giovane di belle speranze come Castrovilli, c’è poi il resto della gara di domenica, nella quale il serbo ha retto l’intero attacco anche per via dell’espulsione di Ribery. Più di ottanta minuti da vero leader offensivo, con tanto di one shot one kill come si chiede ai centravanti di razza. Se nelle prossime sfide un Vlahovic in queste condizioni è una garanzia, il suo futuro diventa ancora più importante.

E d’altronde sarà anche e soprattutto sul domani della punta che si giocherà molto del futuro viola, e del progetto che la proprietà immagina per la prossima stagione. Se la scelta del tecnico al momento rappresenta la priorità, blindare questo Vlahovic è probabilmente il passo successivo per immaginare una stagione diversa dalle ultime. Anche perché se oggi su Dusan si sprecano lodi e paragoni è solo e soltanto grazie alla Fiorentina che (soprattutto con Prandelli) ha ciecamente creduto in lui.