SCONCERTI, È tempo che la Viola pensi a se stessa
Mario Sconcerti, prima firma del giornalismo sportivo italiano ed opinionista TMW Radio, è intervenuto sul tema Superlega, e non solo, durante Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "La reazione dell'UEFA è stata come doveva essere, dura e forte. Bisogna vedere quanto applicabile: dire che tutti quelli della Superlega non vanno in nazionale significa asciugare il Mondiale e farlo diventare un'altra cosa, su questo ci andrei piano. Io sono assolutamente contrario alla Superlega, per principio: non possono esserci tornei in cui si acquisisce il diritto a partecipare senza selezione o piazzamento precedente. Diventa una tombola, non un torneo. E non solo: inaccettabile avere 15 squadre che si prendono il banco, non retrocedono mai e invitano loro le altre cinque che completano il gruppo. Di sportivo e di gara non c'è niente. In Lega Serie A poi hanno pure messo veti sulla questione di nuovi soci, un conflitto d'interesse inaccettabile: parlo di Marotta e Agnelli. Siamo proprio davanti ad un illecito sportivo, sia nazionale che internazionale, e deve avere delle conseguenze. Anche estreme, retrocedendo Juventus, Milan e Inter in un'altra categoria, accettando tutto ciò che deriva, anche il dimezzamento dei diritti tv. Però non è accettabile che chi ha lavorato ad essere alternativo.
Su Verona-Fiorentina di stasera che sensazioni ha?
"Adoro la Fiorentina perché i 7 mesi in cui l'ho gestita sono stati i più belli della mia vita, e ho potuto anche dare sorrisi alla gente visto che abbiamo vinto. Ora è tempo che la Fiorentina pensi a stessa, ora nessuno conta più tranne la squadra: se ha voglia e ce la fa, bene, sennò non posso farci niente".