SANTANA, Sono tornato più forte di prima
"Quando un anno fa mi fermai capii subito che si trattava di qualcosa di grave" racconta Mario Alberto Santana a Stadio, "Ma non ho mai pensato di mollare: non potevo deludere i compagni, la società ed i tifosi, che non mi hanno mai lasciato solo; c'è stata qualche illazione sulla mia vita personale che mi ha dato un po' fastidio, ma nel complesso ho sempre sentito intorno a me la fiducia di tutti". Dal passato al presente, e alla famosa "giochessa di San Siro": E' stato un momento magico, ricordo ancora Donadel che mimava il mio gesto con le mani; sono cose che puoi fare quando sei sereno; ed il fatto di esserlo a San Siro, per di più sotto di un goal è un ottimo segnale per la squadra".
Un parere su alcuni suoi connazionali, viola di oggi e forse di domani..."Osvaldo è un finto giovane, nonostante l'età ha già esperienza e sicurezza, non a caso Prandelli lo ha portato a Milano; gli Argentini a Firenze hanno sempre lasciato il segno e noi non possiamo deludere; Belluschi invece non lo conosco, ma se la Fiorentina lo sta seguendo è un indice della sua bravura". Infine uno sguardo al futuro: "La Nazionale? Per ora penso a fare bene a Firenze e a farmi trovare pronto dal mister: mi sento già più forte di prima, ma il vero Santana a Firenze non lo avete ancora visto"