Sabiri e Richardson fantasmi viola tra scarso minutaggio e peso economico

Di Abdelhamid Sabiri e Amir Richardson, alla Fiorentina, si sono perse quasi le tracce. Eppure, fino a pochi mesi fa, i due erano considerati prospetti utili per completare la rosa, alternative interessanti in un centrocampo ancora tutto da plasmare. Oggi, invece, rappresentano un enigma che la società dovrà risolvere con urgenza tra 82 giorni, quando riaprirà il mercato di gennaio. La parabola discendente dei due marocchini è iniziata il 1° settembre scorso, l'ultimo giorno del mercato estivo, quando per entrambi erano state trovate soluzioni ritenute convincenti: Sabiri era a un passo dal Monza, Richardson invece aveva ricevuto il concreto interesse del Verona.
Sembrava tutto apparecchiato per due operazioni utili a snellire la rosa ma all'ultimo secondo è arrivato il doppio no. Una scelta che ai piani alti del club non è stata granché digerita. Da allora la loro presenza è diventata un caso. Pioli li ha convocati quasi sempre, è vero, ma solo per questione numerica: 14' totali per Sabiri, giocati a Presov contro il Polissya ad agosto, zero minuti invece per Richardson, frenato anche da una preparazione estiva interrotta per motivi familiari (il giocatore a luglio è dovuto volare negli Usa). Il campo, per loro, è rimasto solo un miraggio. Il vero peso, sottolinea La Nazione, è però quello che grava sulle casse del club: insieme i due marocchini costano 1,6 milioni netti a stagione (circa 3 lordi), cifra significativa per una coppia di elementi ai margini del progetto. Pensare di cederli oggi è utopia: al momento sono aperti solo i mercati di Etiopia e Libia. Così, in attesa di gennaio, Sabiri e Richardson continueranno a vivere da separati in casa.
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