PRES. IAFA, Incongruenza nel servizio Report. Noi...
Christian Bosco, procuratore e presidente di IAFA (Italian Association of Football Agents), è intervenuto per parlare del servizio realizzato da Report. Queste le sue dichiarazioni: "Ho notato solo una incongruenza quando hanno detto che noi, come IAFA, non li volevamo alla nostra riunione. Poi hanno pubblicato l’audio registrato di nascosto ed è venuto fuori che io gli spiegavo che in primis ci trovavamo in un’area militare, dunque non era semplice realizzare ciò che volevano, ed in secundis eravamo in overbooking e loro non si erano accreditati. Noi, anzi, siamo i primi a cercare collaborazione con i media. L’importante è che la questione si sia chiarita da sola tra le loro dichiarazioni e la mia spiegazione, già nel corso del servizio stesso. I giornalisti di Report sono dei professionisti e sanno benissimo che quello era un evento celebrativo nei confronti di Mino Raiola, in cui lo premiavamo come presidente onorario di IAFA: sapevano benissimo che, avendo loro un contenzioso con l’agente, forse non era il caso, né la sede opportuna, per chiarire le loro diatribe. Per quanto concerne la questione plusvalenze va fatto un distinguo: di per sé non si parla di qualcosa di illegittimo.
Se un club acquista un calciatore a 3, o viene fuori dal settore giovanile, e lo rivende a 10, la differenza legittima è una plusvalenza. Quello di cui si discute oggi sono le plusvalenze a specchio, ovvero gli scambi di calciatori senza flusso di danaro, le quali potrebbero essere operazioni fatte solo per mettere i bilanci a posto e consentire alle società di iscriversi ai campionati. I più grandi direttori sportivi venivano scelti proprio perché erano bravi a trovare calciatori pagati poco e rivenduti a molto. Infortuni? È una conseguenza del Covid. Si gioca troppo e le cinque sostituzioni non bastano, perché tutta la rosa si sovraccarica anche di allenamenti, non solo di partite. Come risolvere? FIFA e UEFA dovrebbero rivedere i calendari internazionali, perché oltre ai campionati e le coppe nazionali, ci sono le coppe europee e le competizioni fra compagini Nazionali. Io non ho mai concepito la Nations League. Ora si sta vagliando la possibilità di presentare i Mondiali ogni due anni, questo ci fa capire che non si sta facendo molto per risolvere il problema".