PRANDELLI, Viola, non ti direi mai di no. Ma ora...
L’ex tecnico della Fiorentina ed ex ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli ha parlato dell’attuale momento in casa viola, con la posizione di Beppe Iachini sempre più in bilico: “Non bisogna essere troppo depressi: bisogna trovare equilibrio a Firenze. Ieri la squadra ha avuto delle difficoltà ma bisogna capire come migliorare. Iachini non ha paura di mettersi in discussione: è determinato e ha temperamento, riuscirà a tirar fuori da tutti il senso di appartenenza. Beppe è un lavoratore, la sua carriera parla per lui. Firenze stimola molto da un punto di vista sportivo ma devono essere i giocatori a capire quello che devono fare. Ieri la squadra invece ha perso male. Lo scoramento del gruppo? Il grande amore della città deve essere una risorsa, non un limite: queste situazioni vanno affrontate a viso aperto. Se è sostenibile il clima del vivere alla giornata? Questo clima è difficile, essere sotto discussione ogni settimana è dura: deve essere la società a dare un indirizzo.
Iachini non ha paura a far delle scelte, ora deve puntare su chi lo segue: non deve accontentare nessuno, a costo di fare scelte difficili. Giocatori fuori ruolo? Non giudico mai le scelte di un altro allenatore; ieri la scelta di Beppe era quella di non dare riferimenti alla Roma e inizialmente la cosa poteva funzionare, poi la Roma ha capito che non poteva uscire fraseggiando ma appoggiarsi su Dzeko sfruttando le seconde palle. Se giochi senza attaccanti, devi avere una struttura tecnica che supporti questa scelta sennò vai in difficoltà. Se parlo è perché sono un tifoso, mi dispiace vedere questa incertezza: adesso la società stia vicina all'allenatore e dia un indirizzo. E i giocatori capiscano che Firenze è qualcosa di serio. La rabbia dei giocatori sostituiti? Il primo ad essere dispiaciuto al cambio è l'allenatore, al di là di chi esce scontento: non esiste l'io, c'è il noi. I giocatori la piantino di fare la faccia da offesi. Io di nuovo qui? Mai potrei dire di no ai viola, ma questo non vuol dire propormi".