PAGLIARI, Mina troppo criticato. Beltran simile a Lautaro

14.08.2023 22:00 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
PAGLIARI, Mina troppo criticato. Beltran simile a Lautaro
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© foto di Chiara Biondini

L'agente Silvio Pagliari ha parlato questa sera a SpaceViola, su Twitter, e tra i tanti temi affrontati anche quello del mercato della Fiorentina, giudicato da lui positivamente.

Come valuta questi acquisti della Fiorentina?
“La Fiorentina ha fatto buoni acquisti a parer mio, poi Nzola e Arthur già conoscono la Serie A. La società ha spaziato tra giocatori giovani come Infantino e altri più esperti come Mina. Adesso dobbiamo vedere cosa farà Amrabat e tanto passerà da lui”.

Come vedrebbe Baldanzi in maglia viola?
“A me piace molto, con Italiano poi può crescere ancora. Gioca sotto la punta, tra le linee potrebbe giocare bene. Ha qualità, dribbling e tra i giovani italiani è tra i migliori. Se la Fiorentina lo prende fa un grande colpo e per lui è un passaggio giusto per la carriera”.

Potrebbe fare l’esterno nel modulo di Italiano?
“Lui è fortissimo nelle linee centrali, esternamente ci può giocare ma non è un ruolo specifico per lui. Sarebbe un ottimo vice Bonaventura e per caratteristiche mi ricorda anche lui da giovane”.

Se potesse fare un solo acquisto chi prenderebbe?
“Dipende tutto dalla situazione di Amrabat. Lui sposta gli equilibri e se va via andrà sostituito. Per me la società viola deve per forza di cose prendere un centrocampista centrale”

Su Beltran: “E' forte, può giocare sotto punta. In prospettiva può raggiungere livelli importanti, come caratteristiche somiglia a Lautaro”.

Su Mina: “Forse è stato troppo criticato. Forse non è velocissimo nei primi metri ma Italiano può aiutarlo. Non si pensi che sia venuto qua per sbaglio, è un buon calciatore. Magari soffre gli spazi larghi, ma è forte”.

Dove potrebbe andare Amrabat?
“Giuntoli sa che alla Juve manca fisicità e i bianconeri possono andare sia su Berardi che su Amrabat. Se fanno questi due colpi, resta Vlahovic e senza coppe, possono arrivare in fondo in campionato. Tanto dipende dalle liquidità della Juve, ma per la Fiorentina sarebbe giusto cederlo e incassare”.

Quale sarebbe il profilo giusto per sostituire Amrabat?
“Pradè non ha bisogni di consigli, ma per me Mandela Keita dell’Anversa ha quelle caratteristiche che servono ai viola. Ha vinto lo scudetto in Belgio, è simile ad Amrabat e Kessie. Sono giocatori che sono l’opposto di Arthur, di grande forza e di rottura. La Fiorentina però mi piace, ha una bella squadra”.

Cosa farebbe con Jovic?
“Dipende dal modulo, col 4-2-3-1 può rimanere ma nel 4-3-3, secondo me, sarebbe di troppo. Credo possa rimanere, ma mi aspettavo molto di più da lui perché ha qualità. Con Italiano gli attaccanti hanno sempre segnato, ma lui mi è sembrato un po’ avulso. Se sono arrivati sia Beltran che Nzola vuol dire che hanno dubbi su Jovic”.

Prosegue: “Forse alcuni sono ancora con gli occhi su Vlahovic; quindi, chi arriva dopo fa fatica ad avvicinarsi a lui. Cabral è andato al Benfica, mica una squadretta, ma ho fatto i complimenti a Pradè per l’operazione. Quest’anno la Fiorentina sta provando a rafforzare non i primi 11, ma anche gli altri 11 in panchina. L’operazione Parisi è l’esempio lampante, soprattutto per la spesa fatta. C’è l’ambizione di voler migliorare la rosa nel complesso”.