MILANO, Fischi e cori contro Domenech
Al Meazza è stata la serata dei fischi. Sono piovuti fin dalla fase di riscaldamento, quando si sono affacciati sul campo i primi giocatori francesi. Sono arrivati poi durante l’esecuzione della «Marsigliese», l’inno nazionale francese. I cinquemila francesi sugli spalti di San Siro subito dopo hanno fischiato l’inno di Mameli ma il rumore è stato immediatamente coperto dagli applausi degli altri 75mila spettatori.
«Fischiare un inno nazionale è sempre molto triste», dice Flavio Briatore, manager della Renault. «Non si doveva fare e basta. Sinceramente in campo mi sono vergognato», commenta Massimo Oddo. «I fischi non mi sono piaciuti», ha aggiunto il capitano Fabio Cannavaro. È stato fischiato anche Alex Del Piero, al momento della sostituzione con Di Natale. Il ct francese Domenech era in tribuna perché squalificato: ha portato a casa una dose di insulti e qualche coro poco carino.
Toni si ferma. Le condizioni di Luca Toni non migliorano: ieri ha lasciato il gruppo della Nazionale subito dopo la partita con la Francia. In vista della gara di Kiev con l’Ucraina, è stato convocato Vincenzo Iaquinta.
Donadoni ci crede. Alla fine è uno 0-0, ma Donadoni guarda avanti con fiducia: «Abbiamo tenuto bene testa a questa Francia», sottolinea.
«Nei primi 20-25 minuti siamo stati un po’ rinunciatari, ma poi abbiamo creato delle occasioni». L’Italia è stata superata dalla Scozia ed è scivolata al terzo posto (si qualificano per Euro 2008 le prime due). Mercoledì c’è la partita in trasferta con l’Ucraina. «Era obbligatorio vincere anche contro la Francia - commenta il Ct - È obbligatorio vincere con l’Ucraina. Per me è obbligatorio giocare, e giocare bene. Poi vedremo». L’Italia non potrà schierare Gattuso e Toni. «Ce ne sono altri 23...», è la risposta di Donadoni, che sui fischi del pubblico del Meazza all’inno francese ha detto: «Noi dobbiamo fare il nostro, non spetta a me giudicare nessuno. Se mi ha dato fastidio? Penso ne abbia dato di più ai francesi chiaramente. Però questa non è una cosa che fa piacere, sicuro».
Il cammino. Dopo la partita con la Lituania, gli azzurri ospiteranno il 13 ottobre la Georgia e il 17 novembre giocheranno in Scozia prima di chiudere il 21 novembre in casa con le Far Oer. La Scozia sarà mercoledì in Francia, a ottobre in casa con l’Ucraina e poi in Georgia.