MERCATO, Tutti vogliono Denis l'incompreso. Anche la Fiorentina
L'uomo nuovo del calcio argentino si chiama German Denis, ha 26 anni ed è il capocannoniere del torneo di Apertura 2007. L'uomo nuovo del calcio argentino, è in realtà una vecchia conoscenza di chi segue il calcio italiano anche nei più reconditi aspetti del campionato di Serie C. Sì, perchè Denis nel gennaio 2002 sbarcò in Italia, al Cesena, alla modica cifra di 400mila dollari anche dietro i consigli di un tifoso vip del Cesena, il collega Maurizio Pistocchi. Centravanti dal fisico possente e dai piedi più che discreti, Denis ebbe la sventura di capitare in uno dei peggiori Cesena della storia recente, che chiuse solo all'ottavo posto in classifica. Per lui bottino misero: 10 partite, 1 gol. L'anno dopo, con Beppe Iachini in panchina, andò un po' meglio: 18 presenze e 2 reti che non furono però sufficienti per strappare una conferma. Anzi, anche dietro suggerimento di uno che sul mercato quasi sempre ci azzecca, Rino Foschi in veste di "consigliori" della dirigenza romagnola, Denis venne rispedito a Buenos Aires. Due anni in prestito all'Arsenal di Sarandì, la squadra dei Grondona, la famiglia che da quasi trent'anni ha il monopolio della Federcalcio argentina.
Poi la cessione definitiva, praticamente alla stessa cifra con cui era arrivato in Italia. Quella che poteva configurarsi come una operazione in pareggio rischia però di diventare un clamoroso autogol. Oggi Denis, rilanciato da una stagione discreta al Colon di Santa Fè, è esploso al suo secondo campionato nell'Independiente, una delle cinque tradizionali grandi del calcio argentino. Ha già segnato 7 gol nelle prime 9 partite, la squadra di Avellaneda, allenata da Pedrito Troglio (ex Nazionale ed ex di Verona, Lazio e Ascoli), è la rivelazione del campionato e il suo bomber è già entrato nel giro della Seleccion di Alfio Basile. Lo chiamano El Tanque, il carroarmato, German Denis, l'incompreso di Cesena. Che oggi vale 10 milioni di dollari e stuzzica l'appetito di parecchie squadre europee. Tra queste, sussurrano in Argentina, c'è la Fiorentina.