Improbabile la presenza di Kean contro Israele. Intanto Moise raggiunge tre bomber azzurri

Kean ha lasciato ieri sera il piccolo stadio di Tallin zoppicando e, nelle prossime ore, potrebbe lasciare il quartier generale azzurro: solo un mezzo prodigio, sottolinea la Gazzetta dello Sport potrebbe rimetterlo in piedi, abile e arruolato, per l’impegno con Israele in agenda martedì sera a Udine, ma il ct Rino Gattuso non perderà le speranze a cuor leggero perché, dice, «abbiamo bisogno di lui…». Peccato per il fastidioso contrattempo, verrebbe da dire. Peccato perché sono i numeri a dare lustro ad un cammino con la maglia della Nazionale che mette Moise in vetrina. Primo: il centravanti che deve far sognare Firenze va a segno, in azzurro, da quattro gare di fila con sei reti nella serie aperta.
Secondo: Kean ha segnato anche nelle ultime quattro partite disputate con in gioco le qualificazioni mondiali–Lituania nel 2021, Estonia a Bergamo un mese fa, Israele a Debrecen tre giorni dopo e Estonia ieri - così come solo altri tre bomber nella nostra storia, Roberto Bettega, Filippo Inzaghi e Gigi Riva, quest’ultimo arrivato fino a cinque sfide di fila in un cammino verso il campionato del Mondo. Kean e i paragoni illustri: racconti che danno la dimensione di un ragazzo cresciuto in modo esponenziale nelle ultime curve di una carriera non più in altalena. Moise proverà a rialzarsi in fretta, non sarà facile,ma ci proverà
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