IMMOBILE, Ritiro dall'Italia? Non lo decidono gli altri
A Coverciano è il giorno di Ciro Immobile. Il centravanti della Nazionale ha parlato in conferenza stampa partendo dall'ipotesi che lasciasse l'Italia: "Dobbiamo mettere un freno. Ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio ritiro. Grazie anche al club ho deciso che avevo ancora tanto da dare. Il Mondiale è lontano, l'età avanza certo, ma se la mia condizione sarà questa so che potrò dare ancora qualcosa".
Perché avevi pensato al ritiro?
"Per la delusione dovuta alla mancata qualificazione al Mondiale e per le critiche molto forti. Sono due cose che ti segnano. Io, però, col passare delle settimane ho capito che non potevano essere gli altri a decidere del mio cammino, a decidere il ritiro al posto mio. Ovvio, queste cose ti segnano, ti fanno pensare".
Ti sei convinto da solo o è dovuto intervenire il mister?
"Io credo Mancini non abbia mai avuto il dubbio sul mio ritiro, ne ho parlato molto con la mia famiglia e alla fine ho deciso di continuare".
Chi sono i giovani attaccanti che ti piacciono?
"Scamacca, Pellegri, Pinamonti... Raspadori ha fatto già l'Europeo con noi e lo valuto già un mezzo veterano. Gianluca ha deciso di andare in Premier, una scelta difficile e bisogna dargli tempo. Devono segnare col club per poi avere fiducia anche in Nazionale".
Ti senti anche leader di questa squadra?
"Sì e mi sento anche in dovere di dare qualcosa al gruppo, fuori e dentro al campo. E' ciò che mi porto dietro. Sta avvenendo questo cambio generazionale con tanti giovani e il calcio italiano ha bisogno di qualcosa in più, deve partire da noi".
Tu senti il faro di questa Nazionale?
"Ringrazio il mister per le parole. Io ho fatto la gavetta e i giovani di oggi devono iniziare a fare quello, io sono partito dal Sorrento e ho fatto tutta la trafila. Oggi vista la pressione sui giovani si velocizza questo percorso e non gli si dà tempo di crescere. Dobbiamo dare ai giovani tempo e modo di potersi esprimere, probabilmente nel club è un po' più semplice. Dobbiamo avere un po' più di pazienza".
Cosa dici della Lazio?
"Siamo in una buona posizione in classifica, abbiamo perso qualche punto ma stiamo facendo un buon percorso. Lo step successivo dovrà essere di mentalità, di crescita, stiamo segnando meno ma abbiamo più punti dello scorso anno e con la difesa messa a posto. Ora dobbiamo sistemare l'Europa League dopo l'ultimo passo falso".