IACHINI, LA DIFFERENZIAZIONE TRA REGIONI È ANTIPATICA

Il tecnico della Fiorentina Beppe Iachini si è così espresso sui temi d'attualità: "Coi giocatori ci siamo sempre sentiti, c'era l'apprensione affinché le cose finissero bene. I ragazzi si sono rimessi al meglio, ma prima di riprendere le attività saranno necessari test ulteriori, anche perché il calcio è uno sport di corsa ed alta intensità quindi è normale prendere precauzioni contro questo virus".
Che idea si è fatto sulla possibile ripresa della stagione?
"Siamo in attesa di avere notizie certe, ogni giorno le cose cambiano. Già da tempo siamo nelle nostre abitazioni e attendiamo di capire cosa accadrà in futuro o nell'immediato, c'è voglia di riprendere perché il calcio è uno spettacolo e può dare sollievo, è un momento di evasione. Noi siamo a disposizione, aspettiamo degli input dal Governo".
Qual è il suo pensiero sul discorso degli allenamenti?
"Dovesse arrivare un'apertura da parte della regione Toscana ci faremmo trovare pronti, ma sarebbe antipatico che alcune squadre potessero iniziare gli allenamenti nei centri sportivi mentre altre squadre no. Penso che al momento si debba rispettare anche quelli che non potranno farlo, come le società del nord che hanno avuto tanti problemi in quelle zone. Dobbiamo rispettarle, quando si ripartirà lo si dovrà fare tutti assieme".
Si può parlare di omogeneità?
"No, perché gli atleti finora si sono allenati a casa, sono passati due mesi in cui non hanno potuto usufruire dei mezzi specifici con cui allenarsi ad alta intensità. Non è ovviamente usuale e nello stesso tempo bisognerà vedere come si potrà ripartire, ad esempio si era saputo che i calciatori che avevano avuto problematiche di virus avrebbero dovuto rispettare determinate misure di sicurezza. Vedremo cosa ci dirà il protocollo, bisognerà eventualmente anche tenere di conto che si giocherebbe col caldo e disputando magari tre partite a settimana".
Quale futuro si augura?
"Speriamo in un calcio migliore, ma questo vale per tutti gli ambienti, anche nella politica. Penso che la pagina più bella sia stata la generosità dei cittadini, il lavoro dei medici, le forze armate. Tutti coloro che hanno lavorato per far andare le cose per il meglio. Tutto questo dovremo portarcelo dietro".
Come la pensa sull'assegnazione dello Scudetto?
"Penso ci siano organi competenti che lo potranno stabilire. Io, alla luce di tutto quello che è accaduto e che sta accadendo a livello sanitario ed economico, non sono per parlare di assegnare uno scudetto a meno che non si torni in campo. Altrimenti farei annullare tutto, da un punto di vista etico sarebbe più corretto non parlare di un'unica partita".
Una battuta sulle voci di mercato intorno a Chiesa?
"Sui giocatori bravi è normale ci siano voci di mercato, il presidente è una persona molto attaccata alla Fiorentina, ha entusiasmo. Si saprà cosa accadrà in futuro, noi pensiamo all'oggi. Le sorti nello specifico di Chiesa verrano decise dal presidente e dal calciatore".
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
