CORR. FIO, L'opinione: "Lo stadio sia da esempio"
Il giornalista Ernesto Poesio, sulle colonne del Corriere Fiorentino, ha scritto un'editoriale alla vigilia della partita tra Fiorentina e Juventus riferendosi a un clima sugli spalti sul quale in mattinata anche ACF e Comune di Firenze si sono espressi. Questi alcuni estratti di ciò che ha scritto: "Le migliaia di persone in piazza della Signoria domenica scorsa per chiedere a gran voce che in Ucraina si fermino le armi e i due summit mediterranei di sindaci e vescovi conclusi con uno storico documento comune proprio mentre la concordia tra i popoli viene minata dai venti di guerra, hanno regalato ancora una volta al mondo il volto più bello di Firenze. [...] Da mostrare con orgoglio in ogni contesto e [...] anche nello sport [...]. La partita contro la Juventus di domani sera [...] rappresenta un banco di prova per Firenze. Un appuntamento da sempre molto sentito e delicato sotto il profilo dell’ordine pubblico, ma reso ancora più teso dal ritorno di Dusan Vlahovic dopo la cessione di un mese fa e dal botta e risposta tra le due tifoserie sfociato con uno striscione provocatorio affisso sulle cancellate del Franchi dai bianconeri. [...] L’importanza della partita poi [...] non aiuta certo a rasserenare gli animi e il rischio che domani sera qualcuno possa andare oltre i consueti sfottò è purtroppo più che fondato. [...] domani qualsiasi manifestazione di rivalità che dovesse andare oltre il consentito sarebbe davvero inaccettabile.
Da condannare senza se e senza ma. [...] la violenza -anche solo verbale - non sarà accettata, compresa, giustificata. Si evitino, soprattutto, le offese razziste nei confronti di Vlahovic, già ascoltate in tanti stadi italiani quando il serbo vestiva la maglia della Fiorentina e che tanta indignazione, giustamente, avevano sollevato anche da parte del club viola. Perché domani gli occhi dell’Italia sportiva saranno tutti sul Franchi e su Firenze, chiamata alla difficile prova di manifestare il proprio sentimento di città tradita dalle scelte di Vlahovic (e della Fiorentina che lo ha ceduto), restando però in un contesto di civiltà e di rispetto. [...] La speranza è che questo accada anche domani sera al Franchi. Anche davanti a Vlahovic in maglia bianconera: avversario certo, ma non nemico. Perché di altre guerre proprio non ne sentiamo il bisogno".