FRANCHI, Insorgono FdI e M5S: prima c'è il Flaminio
Non mancano le polemiche dopo la destinazione di 95 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. I soldi, che non rientrano direttamente nel Recovery Fund ma che farebbero parte del Fondo complementare nazionale, non sono affatto pochi, soprattutto rispetto ai 700 milioni per tutta l'impiantistica sportiva presenti nel Recovery, e diversi schieramenti politici hanno fatto già dichiarazioni che possono riassumersi in questa domanda: perché al Franchi sì e agli altri no? In una nota congiunta, il senatore di Fratelli d'Italia Claudio Barbaro, il capogruppo alla Regione Lazio di Fdi, Fabrizio Ghera e il capogruppo in Campidoglio sempre di Fratelli d'Italia, Andrea De Priamo, hanno così commentato la notizia: "Ci meraviglia non poco che lo stesso trattamento del Franchi non sia stato riservato al Flaminio di Roma, il quale, versando da anni in uno stato di profondo abbandono, necessita di un intervento ben più urgente". Anche i Cinque Stelle sono perplessi. Simone Valente, ex sottosegretario e uno dei punti di riferimento del Movimento sulle questioni dello sport, ha affermato: "I 95 milioni del governo per il Franchi sono di certo un bene perché vanno a vantaggio dello sport, ma non mi sembra ci sia dietro una strategia complessiva.
Sono tantissimi gli impianti in Italia che avrebbero bisogno di un aiuto e mi riferisco non solo a stadi come il Flaminio, Marassi o il San Nicola. Non si possono dare corsie preferenziali, nemmeno nel caso di stadi importanti come il Franchi, bisogna pensare a tutto lo sport". Lo riporta Gazzetta.it.