FIORENTINA, Tra Juve e Inter la terza gode

L'articolo a firma Xavier Jacobelli
05.11.2007 14:15 di  Tommaso Loreto   vedi letture
Fonte: Quotidiano.net

Non è vero che Mancini non sappia gestire lo straordinario parco attaccanti di cui dispone. Certo, ancora non si capisce perchè abbia incredibilmente fatto fuori Adriano dopo che il brasiliano aveva firmato la vittoria di Reggio Calabria, ma la fortuna del tecnico si chiama Julio Cruz. Il guaio è che ieri sera Mancini l’ha dilapidata, sostituendo l’attaccante dopo 64 minuti per inserire Suazo nella convinzione di vincere in contropiede. Un errore fatale. La quinta rete in campionato dell’argentino, in gol ogni 100 minuti che gioca, ha fruttato almeno il pareggio ai Campioni d’Italia. Che potevano vincere la Partita dell’Anno, ma hanno rischiato di perderla perchè è mancata loro la determinazione necessaria per chiudere l’incontro quando avrebbero potuto e dovuto farlo. E’ anche vero che l’infortunio di Figo ha scombussolato i piani di Mancini. L’Inter ha meritato il vantaggio durante il primo tempo nella stessa misura in cui l’orgoglio e l’umiltà hanno consentito alla Juve di acciuffare i rivali nella ripresa. Merito di Ranieri che con due mosse in nove minuti ha ribaltato la gara. Fuori Nedved e Del Piero, dentro Iaquinta e Camoranesi che ha siglato il pareggio grazie alla decisiva deviazione di Samuel.

Brillante la prova di Palladino, ormai non più una promessa, ma una certezza dei bianconeri. Proprio l’Inter che ha comunque confermato di essere la favorita per lo scudetto grazie all’organico di cui gode, ha certificato a Torino il battesimo ufficiale di una grande Juve. Alla fine ha vinto il calcio ed era ciò che desideravamo e ha goduto la Fiorentina, ora seconda a -2 dai nerazzurri, a +2 sulla Roma e + 3 sulla Roma, sempre più consapevole della propria forza. Onore all’arbitro Rocchi e ai suoi assistenti Biasutto e Lion, protagonisti di una prova impeccabile ed elogio a Collina per avere avuto il fegato di designare il fischietto fiorentino. Nella stessa misura in cui avevamo criticato il designatore e Bergonzi dopo il disastro di Napoli, oggi è doveroso sottolineare la prova della terna mandata in campo a Torino. Juve-Inter è lo spartiacque fra Calciopoli e lo sport che amiamo. Ci voleva proprio. Adesso, la lotta per lo scudetto conta quattro squadre in quattro punti. E il bello deve ancora venire