DESOLATI, Galdiolo era come un fratello maggiore per me
"E' stato per me un vero fratello maggiore". Claudio Desolati, ex attaccante della Fiorentina, ricorda così Giancarlo Galdiolo, suo compagno di squadra in viola negli anni Settanta e che è morto ieri dopo una lunga malattia. Lo ha fatto in un'intervista al sito TimGate:"Era davvero da tanto che era malato e ricordo che un paio d'anni fa quando andai a trovarlo stavo male nel vederlo ridotto così. Non poteva parlare nè reagire. Era una sofferenza. Come lo ricorderò? Come un ragazzo affabile, squisito, allegro, simpatico. Uno che sapeva stare al mondo. La nostra era come una famiglia in cui eravamo tutti uniti. Era un calcio diverso, formato da squadre di quindici giocatori e l'allenatore rappresentava la figura paterna.
Era un difensore possente. Quando gli avversari si trovavano di fronte un armadio come lui, non era facile. Metteva paura, qualcuno provava soggezione. E poi ti marcava stretto, non come i difensori di oggi... Con lui si poteva star tranquilli. Peccato, tornando a quello che dicevo prima, per come ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Anche per la famiglia non deve esser stato per niente semplice".