De Zerbi e la maglia del Brescia: "Ho provato le stesse cose di Viviano con la Fiorentina"

De Zerbi e la maglia del Brescia: "Ho provato le stesse cose di Viviano con la Fiorentina"FirenzeViola.it
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Ieri alle 18:23News
di Redazione FV

Roberto De Zerbi si racconta. Ospite del podcast 'Supernova', condotto da Alessandro Cattelan, l'allenatore del Marsiglia ha affrontato diverse tematiche, tra cui quella di aver vestito la maglia della squadra che tifava da bambino, ovvero quella del Brescia: "È una cosa invivibile. Quando la squadra andava in ritiro il giorno prima di una partita io ci andavo due giorni prima. Le pressioni sono altissime perché ricevi mille telefonate e le persone vogliono che tu trasmetta quel senso d'appartenenza alla squadra. Le stesse cose le ha vissute un altro mio amico, Emiliano Viviano, quando ha giocato nella Fiorentina. Lui mi ha detto le stesse cose. Non è la categoria che conta quando giochi per la squadra della tua città ma è la pressione che senti quando la indossi. Io ci ho pensato quando mi chiamarono dal Brescia. Ho accettato togliendomi soldi e tutto ma a distanza di anni ho capito di aver fatto bene. Sarebbe stato un rimpianto grandissimo non aver mai giocato a Brescia".

Questo invece un passaggio sulla sua amicizia con Daniele De Rossi, accostato in queste settimane anche alla Fiorentina e tutt'ora in cerca di panchina: "Siamo amici e poco tempo fa ha rilasciato una bellissima intervista al Corriere della Sera citando sua mamma. Gli ho mandato un messaggio dicendogli che volevo conoscerla. Le nostre figlie sono molto amiche perché studiano assieme a Londra. Mi piace molto come persona, come allenatore e per come comunica. Il mio modo di comunicare la scorsa settimana mi ha dato una soddisfazione grandissima. A Foggia, una città alla quale sono legatissimo perché ho fatto tre anni da giocatore e tre da allenatore durante i quali ho vinto una Coppa Italia di Serie e perso una finale playoff ho avuto la soddisfazione più grande che potessi avere che è la cittadinanza onoraria. Quel giorno ero molto emozionato e mi sono chiesto se dovessi comportarmi come mi sono sempre comportato o meno. Quando poi ricevi un premio simile e una città intera ti riconoscono un affetto simile e ti considerano un amico è un qualcosa d'impagabile. Mi danno di filosofo o dell'ingestibile viene annullato da un premio simile da una città con problemi sociali grandissimi ma anche tanta brava gente".