DA UDINE, Attacco a Pradè: l'eleganza è perduta
In un editoriale sul proprio sito, tuttoudinese.it attacca il ds viola Daniele Pradè a proposito della trattativa mai andata in porto tra Fiorentina e Udinese per Rodrigo De Paul. Questo il commento: "Tutti dicono che i rapporti tra Pradè e i Pozzo siano rimasti buoni e fino a poche ore fa francamente non c’era motivo di pensare il contrario. La Fiorentina vuole un giocatore e l’Udinese stabilisce il prezzo, 40 milioni. Nulla di strano. L’ex DT friulano è chiamato a un’impresa, perché Commisso non è disposto a spendere quella cifra, massimo 30, ma proprio se si è costretti. Pradè allora prova a fare con quel che ha. Ci sarebbe un’offerta che potrebbe convincere i Pozzo a cedere, ovvero i 30 milioni sopracitati più Simeone, in uscita dai viola e che piace molto per l’attacco delle zebrette. All’inizio è sì, poi il DT cambia idea e fa un passo indietro e qui inizia l’irritazione dei piani alti friulani. Si prova a tergiversare, cosa normale, si cerca di abbassare le cose a 25 più Benassi, che all’Udinese non serve e la società bianconera non si fa problemi a ribadirglielo.
Preso un po’ dalla disperazione diciamo, ecco che Pradè fa una mossa non da lui e veramente poco elegante: va, almeno secondo i ben informati, dall’entourage del giocatore e trova prima l’accordo con RoD. La cosa è una pessima consuetudine del calciomercato che è anche vietata dal regolamento. Sta di fatto che c’è l’ok del ragazzo. Forte di questo accordo il DT si presenta dai Pozzo convinto di farli cedere e invece li irrita ancora di più. L’eleganza dell’elegante per eccellenza è caduta, i friulani gli chiudono la porta in faccia e forse De Paul sarà ceduto lo stesso, ma non alla Fiorentina. Uno scivolone non da Pradè. Questo non cambia l'ammirazione nei suoi confronti, ma smettiamola di dire che dopo l’addio i rapporti tra il direttore e i Pozzo sono buoni, il mercato è il mercato e per arrivare al proprio obiettivo si fa di tutto, anche mosse che assomigliano tanto a cadute di stile. Pozzo-Pradè resta un normalissimo rapporto di mercato, il fatto che ci sia stato un anno di lavoro insieme non conta nulla. Basta, e mi rivolgo soprattutto ai media generalisti, dire che siccome c’è stato un lavoro insieme precedente allora i rapporti sono buoni e ci possono essere sconti. Il mercato è il mercato e per De Paul sono 40 milioni. Fine della storia".