Ct Israele: "Italia non facile ma fedeli a nostro stile. Ritorno ostaggi? Calcio resti separato"

Ct Israele: "Italia non facile ma fedeli a nostro stile. Ritorno ostaggi? Calcio resti separato"
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Oggi alle 20:40News
di Redazione FV
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(ANSA) - UDINE, 13 OTT - "Non possiamo pensare di segnare nove gol ogni partita come successo nell'ultima sfida. Immagino che Gattuso abbia detto certe cose sulla gara di domani, immaginandoci all'arrembaggio, perché l'ultima partita non è stata semplice per loro. Giocare contro l'Italia non è mai facile, ma vogliamo fare del nostro meglio restando fedeli al nostro stile di gioco". Così il commissario tecnico di Israele, Ben-Shimon, in conferenza stampa alla vigilia della sfida con gli Azzurri, a Udine, valida per le qualificazioni al Mondiale 2026. Sul clima nello spogliatoio dopo gli ultimi avvenimenti in patria, il ct è stato chiaro: "Siamo parte del nostro popolo. È molto emozionante, ma il calcio deve restare separato da ciò che accade fuori. Il nostro compito è pensare solo al campo, per cercare di portare felicità e orgoglio al nostro Paese".

Ben-Shimon è poi tornato sulla sconfitta con la Norvegia: "Ogni gara ha la sua storia. Abbiamo fatto errori, il livello degli avversari era alto, ma ogni volta impariamo e proviamo a migliorarci. Speriamo che domani il risultato sia diverso, ma non è mai facile affrontare una squadra come l'Italia", ha ribadito. Il ct ha ammesso le difficoltà di preparare gare in un contesto segnato dalla guerra, giocando in campo neutro le sfide casalinghe: "È molto complicato. Vorremmo giocare davanti al nostro pubblico, ma cerchiamo di concentrarci su ciò che abbiamo e possiamo controllare. Contano i risultati".

Un momento toccante della conferenza c'è stato quando ha parlato delle emozioni per il ritorno a casa degli ostaggi che ha seguito con la squadra davanti al televisore: "Siamo stati tutti insieme, abbracciati. Ci siamo svegliati tutti presto per assistere a questo momento storico. Come una madre che riabbraccia un figlio. È una giornata che ricorderemo per tutta la vita. Abbiamo deciso come Nazionale di fermarci un momento, guardare la TV e vivere quell'emozione. Ma poi abbiamo scelto anche di concentrarci sul calcio. Dobbiamo essere professionisti". Infine, un messaggio di fiducia, nuovamente calcistico: "Credo nei miei calciatori. Abbiamo ragazzi forti e determinati che possono dare tutto in campo, senza pensare al passato. Possiamo fare una grande partita e rendere orgoglioso il nostro Paese". (ANSA).