CORVINO, Premiato miglior ds, spiega le frasi celebri in viola

21.03.2023 20:20 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
CORVINO, Premiato miglior ds, spiega le frasi celebri in viola
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

All'evento Palermo Football Conference organizzata da Conference403, Pantaleo Corvino è stato premiato come miglior direttore sportivo d'Italia. Queste le parole del Responsabile dell'Area Tecnica del Lecce che ricorda alcuni aneddoti di quando era ds viola, a partire dall'amicizia con Foschi messa a dura prova dall'affare Kuzmanovic: "Gli scontri Corvino-Foschi e la frase "'meglio sciacallo che pollo, anche se il miglior pollo l'ho mangiato a casa di Zamparini"? In sala stampa a Firenze, ad una domanda dopo il calciomercato, mi venne chiesto qualcosa su un calciatore che voleva anche il Palermo, Kuzmanovic. Il Palermo pensava di averlo preso, io anche. La sera prima della chiusura della trattativa, fatta il giorno prima la fine del mercato, mi trovai all'Hilton con Rino Foschi dopo aver sentito il Processo del lunedì. Zamparini era presente in trasmissione e aveva detto che doveva sbrigarsi, per poi partire per Basilea e prendere un calciatore. Ascoltando la trasmissione non potevo immaginare si trattasse di un giocatore a cui mancavano solo le firme con noi. Nella hall c'era Rino con altri colleghi e parlando venne fuori che Zamparini stava andando là proprio per Kuzmanovic".

"Io mi alzai e chiamai l'agente, Naletilic - prosegue Corvino - per chiedere informazioni visto che dovevano arrivare a Milano il giorno dopo per firmare con la Fiorentina. Mi disse di stare tranquillo, Zamparini sarebbe andato là ma il ragazzo aveva scelto Firenze. Alla fine fu chiamato per firmare, ma lui disse di aver scelto la Fiorentina. E visto che Zamparini era arrivato con l'aereo privato era piuttosto incavolato, così chiamò Foschi e gli spiegò la questione. Rino mi venne a trovare nella hall e mi disse le cose un po' a modo suo... Io spiegai che era una trattativa già chiusa, ma Zamparini poi usò parole poco carine, disse che mi ero comportato come uno sciacallo. Alla conferenza dissi quella battuta per rispondere... Poi Zamparini mi invitò alla sua villa a Varese per Chevanton e io andai. La moglie di Zamparini fece una cena a base di pollo e devo dire che non avevo mai mangiato un pollo così... Quando mi fu fatta la domanda in conferenza stampa, dissi 'meglio sciacallo che pollo, anche se il miglior pollo l'ho mangiato a casa sua".

Corvino spiega poi come nasce un altro motto che lo contraddistingue, legato a Luca Toni, 'Puoi sbagliare la moglie ma non l'attaccante': "L'ha citata anche Conte e ha fatto il giro del mondo. E' una frase che ho sempre fatto mia, quando cercavo di proporre agli allenatori i calciatori da prendere. Come tutti quelli della mia generazione siamo partiti dalla strada, quindi ricordandomi sempre che chi portava il pallone doveva giocare per forza e gli altri li sceglievi a caso con l'altro capitano. Il primo che sceglievo era il miglior portiere e il miglior attaccante, pensavo fossero i ruoli più importanti per vincere e questa fissa me la sono sempre portata dietro. Ho sbagliato tanti calciatori, qualche errore di valutazione, ma cerco di sforzarmi nella scelta del portiere e dell'attaccante e la prima punta è la cosa su cui più mi concentro. I miei primi 10 milioni di euro spesi nella mia carriera furono per Luca Toni a Firenze. La trattativa si chiuse in ritiro, la prima di campionato con la Sampdoria Luca era fuori dallo spogliatoio e gli dissi 'mi raccomando, segna oggi'. Mi disse di stare tranquillo, fece 31 gol e fu Scarpa d'Oro. Un cronista mi chiese perché sceglievo sempre attaccanti bravi e tirai fuori questa frase poi usata anche da Conte".