BORGHI, Viola bella in fase offensiva, ma male dietro
Il noto giornalista Stefano Borghi ha parlato così, tramite il proprio profilo ufficiale Youtube, della situazione attuale in casa Fiorentina: “Guardando la Fiorentina l’obiettivo importante, ossia la qualificazione in Conference, è stato centrato e non era facile, perché il Rapid Vienna era più avanti dal punto di vista della condizione e con dei valori in campo. In campionato, dopo l’1-4 magnificente al Genoa, c’è stato il pareggio con il Lecce e questo 4-0 che ha portato Italiano ad assumersi le proprie responsabilità. Iniziare con la pressione dell’impegno europeo non è facile per una squadra che ha cambiato tanto. Sul finale di mercato è partito Amrabat per far posto a Maxime Lopez, un giocatore “di piede” più che “di struttura”. Quello della Fiorentina è un progetto molto ambizioso ma credo che, aldilà di una crescita di condizione fisica naturale con il passare della stagione, questa squadra non sarà mai solidissima. Mi immagino una squadra molto bella a livello offensivo, ma non a livello difensivo. Sarà un aspetto da valutare col passare del tempo, in un campionato, quello italiano, che storicamente è sempre stato un contesto da attitudine equilibrata”.
Sugli attaccanti: “la Fiorentina ha bisogno che i suoi attaccanti entrino in forma, perché i nuovi arrivati ritengono che siano più funzionali rispetto a quelli che c’erano prima. Nzola ci metterà più tempo per questioni di struttura fisica. Beltran deve capire e abituarsi al calcio europeo: è un giocatore mobile, brillante, frizzante, che può coinvolgere tanto il resto della squadra ma che deve reggere l’impatto da un calcio diverso rispetto a quello argentino. Il grande valore offensivo rimane Nico Gonzalez, che ha trascinato la squadra ai gironi europei. A centrocampo gli innesti di Arthur e Maxime Lopez possono dare ulteriore qualità alla manovra. Il leader però resta Jack Bonaventura che, nonostante l’età da tenere in considerazione, mi sembra ancora sul pezzo”.
Sulla partita con l’Inter: “È stata una doccetta fredda e la sosta arriva in aiuto per resettare. Alla ripresa ci sarà l’Atalanta, una partita non facile. Ciò nonostante continuo a sostenere l’idea di calcio di questo club e di questo allenatore. L’anno scorso è stata una stagione dai due volti: opaco il primo, brillante il secondo, con la possibilità di grandissima gloria con le due finali. Quest’anno ci si aspetta una crescita e una Fiorentina che possa lottare per raggiungere un’Europa anche più importante”.