BARONE, Fiducia nel ritorno in campo. Lega...
Il direttore generale della Fiorentina, Joe Barone, ha parlato di Fiorentina e dell'attualità del calcio in generale. Ecco le sue parole a TMW Radio: "Io sto bene, sono a casa. Per tutto il resto siamo pronti e stiamo organizzando tutte le attività da tempo, con Rocco sono in contatto su tutto, con la squadra e Iachini ci sentiamo quotidianamente e la squadra ha seguito tutto. Il dr Pengue ha già predisposto tutto, il centro sportivo è stato santificato e e predisposto di mascherine e quant'altro. Ci sentiamo anche con Pradè sul futuro. Per i calendari e luoghi delle partite stiamo invece aspettando che la Lega ci dia la speranza di tornare a giocare
Sperate di giocare le partite al Franchi?
"All'interno della Lega non ne abbiamo mai parlato, di dove andiamo a giocare. Noi siamo pronti, noi speriamo di giocare in casa a porte chiuse".
I 20 club pronti a giocare, ma la politica la pensa diversamente?
"Siamo fiduciosi di tornare a giocare ma la salute è la cosa più importante. Ieri tutti uniti, vedo la Lega unita, da De Siervo a Del Pino e i club ma aspettiamo il Governo".
In questi 40 giorni come si è mossa la Lega, troppe voci e modello con Commissioner auspicabile?
"Ne abbiamo parlato spesso, la Lega ha un altro metodo. La Fiorentina vorrebbe avere un modello americano perché il prodotto del calcio italiano, da A ai dilettanti, è importante. Durante al mio arrivo, parlando con tutti, ho dato la mia opinione di vedere la Lega gestita da un Commissioner che porti in una certa direzione il business dei club"
Cosa pensa che accadrà dei contratti in scadenza, come Caceres e Dalbert?
"La scadenza di giugno è uno dei tasti delicati, ci sono premi, diritti TV e altro che stiamo discutendo a livello generale. Sto provando a dare il mio contributo ed ho trovato persone preparate nel sistema calcio ma la serie A deve avere maggiore autonomia per prendere soluzioni. Comunque ho visto che stiamo facendo squadra per il bene di tutti e non dei singoli"
Verranno fatte riforme per snellire gli iter?
"Questo virus ha dato priorità, con al primo posto la salute e neanche il calcio lo perde di vista. Poi c'è il lavoro e il calcio che dovrà fare gestori delle analisi fatte. Basta guardare la tabella Deloitte con i dati dei ricavi e mettere a confronto quelli della Fiorentina con club neanche troppo big. Nel 2018/19 la Fiorentina ha avuto un fatturato di 93 milioni di euro. Senza prendere squadre troppo blasonate, faccio l'esempio dell'Everton, hanno fatturato 213 milioni. Dimostra che il calcio italiano senza uno stadio di proprietà non può competere. Dobbiamo però avere leggi e percorsi più snelli e sostenibili. Anche noi dobbiamo guardare se abbiano le giuste basi per un futuro brillante e sostenibile. Anche Malagò ha detto che il problema sono le infrastrutture".
Dipendere meno dai diritti televisivi si può?
"La Serie A sta cercando di mettere tutti d'accordo su certi aspetti legati agli stadi. Io ho portato esempi americani non tutti applicabili certo, ma servono soluzioni per far avanzare il calcio italiano. Ho dato disponibilità per dare il mio apporto nei vari gruppi di lavoro. Dobbiamo agevolare nuovi investitori esteri, per non rischiare che dopo qualche mese scappino perché non possono crescere. Il futuro del calcio italiano per questo sono le infrastrutture e non solo i diritti TV.
Sul taglio stipendi a che punto è la Fiorentina?
"Parlo ogni giorno con Pezzella e Badelj, dobbiamo trovare un accordo ancora. Ci vorrà un pochino di tempo ma sono fiducioso perché i confronti sono costruttivi e positivi"
Bilancio dopo quasi un anno?
"Ho visto colleghi di club, al calcio mercato per esempio, molto intelligenti anche se con pareri divergenti, e molta attenzione dei media che negli Stati Uniti non c'è e queste sono sono le cose positive. La burocrazia nel sistema italiano, come nella costruzione dello stadio. C'è un'asta contro noi stessi in pratica"
Calcio donne ha un' emergenza maggiore?
"Merita attenzione al 100 per cento, noi faremo il nostro anche all'interno della Lega. Il centro sportivo ingloba il reparto femminile. Ora ci sono difficoltà ma spero che anche altre squadre mettano la stessa attenzione che mettiamo noi".
Eravate preoccupati per Vlahovic e Cutrone?
"Eravamo molto preoccupati per i giocatori e per tutto lo staff, i massaggiatori e il dottore... lo ero anche io, non ci ho dormito. Ecco perché abbiamo creato "Forza e Cuore". La cosa più bella poi sono i nostri tifosi, l'accoglienza quando passeggiamo in città, quando arriva Rocco. Quello che manca oggi, alla ripresa dobbiamo dare qualcosa in più alla nostra tifoseria".