AQUILANI, Primavera non forma per la A. Serve...
"Le vittorie fanno piacere, ma sono i ragazzi a farmi capire se sto lavorando come vorrei". Queste le parole di Alberto Aquilani, allenatore della Fiorentina Primavera, in un'intervista rilasciata a La Repubblica, dove prosegue: "Giocatori che ho allenato l'anno scorso mi chiamano per dirmi che si portano dietro consigli. Uno mi ha telefonato perché vive fuori casa e sa che ho vissuto lo stesso. Queste cose non le vedi, a differenza di una coppa, ma valgono molto di più".
Aquilani spiega poi come secondo lui servirebbe più coraggio per far emergere calciatori di talento, buttando dentro un ragazzo anche se non è pronto. Una critica anche al campionato Primavera: "Non ti forma per la Serie A a meno che non sia un fenomeno. Ma io tutti questi fenomeni, in Italia, non li vedo. Introdurrei una categoria intermedia, magari le seconde squadre".
Un altro tema affrontato è quello dell'importanza dei cellulari per le nuove generazioni, con Aquilani che sottolinea come non gli piaccia vedere un gruppo che nello stesso posto sta tutto al telefono, ma che comunque non li vieta perché "fanno parte della loro vita". Elogi anche a José Mourinho: "Per fortuna che in Italia c'è uno come lui che ha avuto il coraggio di far giocare Zalewski. Mi ha sorpreso questo ragazzo... Oggi abbiamo tanti strumenti per far capire ad un calciatore perché non gioca".
Infine spiega quello che è il suo calcio, evidenziando come sia favorevole a vedere la sua squadra correre in avanti, come cerchi di preparare le partite per avere dei vantaggi e come non sia ossessionato dal risultato: "Per me era essenziale partire dai giovani, anche per una questione di patentini. Altri si fanno tentare da proposte molto importanti, ma non andava bene per me".