QUANTO DURERA' LA PAZIENZA DI PRANDELLI?

Non bastava la "novella dello stento" della Cittadella. Adesso c'è anche la querelle dei "campini" a mettere a dura prova la pazienza di Cesare Prandelli. Qualcuno disse: "A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca..." La frase è di Giulio Andreotti, senatore a vita della Repubblica Italiana, tenutario dei segreti di stato più reconditi e nascosti e artefice di questa massima che ben si attaglia alla (ridicola) situazione della Fiorentina. Non vogliamo cedere ad un qualunquismo di bassa lega, però viene spontaneo pensare che qualcuno stia tramando contro la società viola ed i suoi progetti di espansionismo territoriale. Passi la "Cittadella" per il cui progetto (ben 80 ettari di terreno) possiamo anche capire (oppure sforzarsi di...) la pachidermica lunghezza burocratica. Ma i "campini", quelli proprio no, sopratutto dopo che la precedente giunta comunale era arrivata ad un'azione concreta, visibile, vale a dire lo spostamento dei vigili nella nuova sede di via Frusa. Niente da fare, tutto azzerato, compresa la convenzione tra Comune e Fiorentina che dovrà essere rinnovata e chissà con quali tempi. Adesso scopriamo, addirittura, che la Fiorentina non può nemmeno allenarsi sui famigerati "campini", perchè ridotti ad un territorio lunare, con buche e "spelacchiamenti" vari. "Colpa del caldo" dice il nuovo assessore allo sport Cavandoli. Non ce ne voglia la signora Barbara ma questo ha tutta l'aria dello "scarica barile", pratica tanto in voga nel nostro paese. E ancora: anche il "Franchi" presenta un immagine raccapricciante, nonostante quest'anno non ci sia stato il solito concerto "vandalico". Raccapricciante, come lo è stata la faccia di Mencucci mentre parlava di figura da "terzo mondo" per la Fiorentina che mercoledì prossimo, per il ritorno del preliminare di Champions contro lo Sporting Lisbona, andrà tristemente in mondovisione.
Ecco, dopo questo "de profundis" sull'immagine della Firenze calcistica, ci chiediamo: cosa penserà Cesare Prandelli di tutto questo? Cosa passerà nella mente del mister viola ora che non può nemmeno allenarsi ai tanto vituperati "campini"? C'è lo stadio, certo, ma fino a quando? C'è Coverciano (forse), solo se la Federazione non ha già preso impegni per sè piuttosto che per qualche ospite (non è insolito trovarci qualche squadra di club, ricordiamo una settimana fa l'Espanyol del povero Jarque, oppure qualche nazionale che usufruisce dello splendido impianto fiorentino.) Quello del centro sportivo, dei campini, insomma di una casa per la Fiorentina è da sempre uno dei punti fondamentali per Prandelli, quasi una "conditio sine qua non" per continuare a credere nel "progetto" Fiorentina. Non importa una villa con piscina, è sufficiente un monolocale, al massimo un "bilo", però subito, l'importante è che sia arredato bene, luminoso e situato in posizione ben ventilata. Insomma basta poco, ma quel poco va fatto, quanto prima. Facciamo due conti: Melo alla Juve per 25 milioni di euro, Semioli alla Samp per 5. Di contro c'è Marchionni acquistato per 4, Natali per 2.5, Zanetti per 2, Castillo per 900mila euro. Totale differenza: 20,5 milioni di euro. Non c'è un difensore ed un terzino di fascia che siano seta e che valga la pena di pagarli per tali? Bene (anzi male, malissimo...), investiamo questi soldi per un mini centro sportivo, per dei nuovi campini. Dove? Non lo sappiamo, ma va fatto subito, anzi prima di subito. Basta con viaggi in Brasile, Argentina e sud America varia. La buttiamo lì: andiamo in via D'Annunzio (qualche autobus ci arriverà, sennò facciamo un investimento e prendiamo un taxi...) e compriamo il centro sportivo della "Settignanese". Forse per i Della Valle non è il massimo, per Prandelli, invece, sarebbe già un inizio. Niente strada da attraversare, spogliatoi e palestra a portata di mano, verde quanto basta e...anche un bel panorama. La stiamo buttando sullo scherzo ma attenzione: Prandelli ha smesso di scherzare da tempo. Il difensore centrale non arriva, il terzino destro non arriva, la Cittadella non arriva. Adesso non arrivano nemmeno i campini, tanto meno il "mini" centro sportivo. Quello che ci chiediamo è: fino a dove arriva la pazienza di Cesare Prandelli? E ci chiediamo ancora: se Prandelli molla, mollano anche i Della Valle? E se i Della Valle non mollano, può avere un degno futuro il sopracitato "progetto Fiorentina" senza le magie del "mago di Orz"? Ai posteri...
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