NO PRESIDENTE, COSI' NO...

27.02.2010 00:44 di  Mosca Tze Tze   vedi letture
NO PRESIDENTE, COSI' NO...
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

E' inutile nasconderlo. Siamo rimasti tutti un po' delusi (per non dire di peggio) dalle esternazioni dell'(ex)presidente Andrea Della Valle. Per comodità e per riconoscenza continueremo ad attribuirgli la massima carica societaria ma quello che l'altro giorno si è presentato in sala stampa non è il presidente che vorremmo per la nostra Fiorentina. Due i punti deboli (eufemismo) del suo pensiero: 1) Lamentarsi senza portare esempi concreti di correttivi e/o nuove strategie tese a difendere la causa viola. “Cui prodest” (...a chi giova) piagnucolare sui torti arbitrali, soprusi di ogni genere, prese di giro conclamate subite dalla squadra, ammettendo di fatto che la Fiorentina non conta niente? E cui prodest difendere l'operato della società nella stanza dei bottoni quando la Fiorentina (ed i Della Valle in primis...leggi calciopoli) sono vessati da 5 anni, cioè da quando sono entrati nel mondo del calcio? Non gli è venuto il dubbio che qualcosa sia stato sbagliato? Parole testuali: Collina non ci ascolta, Abete non ci ascolta, Platini ride e irride nel momento topico di Bayern – Fiorentina (questo lo diciamo noi), gli arbitri beh...ci passano sopra come un TIR impazzito senza nemmeno farci prendere la targa? Non è forse un ammissione acclarata di debolezza? E si sa, chi pecora si fa, leone se la mangia...

2) Il comandante non deve mai abbandonare la nave che affonda. La Fiorentina sta precipitando (almeno in campionato, fatte salve la Champions League e la coppa Italia...ancora per quanto?) e ADV depone le armi, getta la spugna, e dichiara che il quarto posto è ormai impossibile da raggiungere e che sarebbe sbagliato illudere la gente con obiettivi “impropri” (anche questo testuale)? A parte il fatto che con la Juventus (4° attuale) sopra di 7 punti, lo scontro diretto in casa, ed un 1-1 esterno che può essere trasformato in un vantaggio nella classifica avulsa, niente è precluso. Ma se anche fosse, con che animo i giocatori affronteranno le prossime 14 partite? Con che voglia i campioni viola (penso a Frey, Vargas, Gilardino...) restano in una società che si consegna all'avversario in modo così arrendevole? E lo stesso Prandelli (che già vive un momento di incertezza) quale motivazione può trarre da un atteggiamento simile? Ci spiace caro presidente, non siamo d'accordo. La confessione di giovedì (o per dirla con parole sue...”la condivisione con i media e con la città di un momento di scoramento...”) non ci è piaciuta per niente e la stima e la simpatia che proviamo per il più giovane dei Della Valle ci imponeva di dirglielo, senza tanti giri di parole.