"LA SIGNORA IN VIOLA", Dai 'numerini' di Montolivo alla Bibbia di Felipe Melo

"Ecco due spunti che mi sono annotata per questa settimana di relativa calma e priva di impegni internazionali. Solo considerazioni fra il serio e il faceto, senza polemica, anche perché c'è sempre chi le fomenta anche quando non ce n'è bisogno.
14.11.2008 00:00 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: La Signora in viola
"LA SIGNORA IN VIOLA", Dai 'numerini' di Montolivo alla Bibbia di Felipe Melo

"Partiamo da Riccardino. Premesso che io amo i giocatori di classe, che toccano la palla con destrezza, che sanno inventare e fare lanci mirati da una parte all’altra del campo: quello che aveva cominciato a fare Montolivo. Può essersene dimenticato? Penso e spero proprio di no! Forse ci siamo affrettati nel credere di avere ritrovato un ragazzo “che gioca guardando le stelle”, il paragone col grande Antonio purtroppo non regge ma non può essere diventato improvvisamente un brocco. Gli inconvenienti delle Olimpiadi e della preparazione li abbiamo già sentiti e credo che siamo disposti ad aspettare ancora un po’ , visti gli ultimi miglioramenti, ma solo un po’. Se gli manca ancora la forma non gli manca però la presunzione di sentirsi forte e quella di non considerare “i numerini” (non ci credo) che gli vengono assegnati nelle varie pagelle! Bene, se dietro la tua bella faccina da angelo si nasconde un uomo tosto, siamo tutti più contenti e il campo ce lo dirà!

 

Chi invece ce lo ha fatto già capire di che pasta è fatto è Felipe Melo. Credo che la curva, non a caso, gli abbia dedicato il coro “picchia per noi Felipe Melo” a suo tempo cantato per Alessio Tendi e Beppe Iachini, tipi rudi ma con meno classe del brasiliano. Mi era rimasto subito simpatico contro lo Slavia Praga, quando “aizzava” la folla al tifo, pazzoide quanto basta. Si è inserito velocemente nella nuova realtà fiorentina, prendendo in mano il centrocampo e la squadra. Il suo atteggiamento mi sembrava però anche troppo “incisivo”, visto che ha già scontato una squalifica, ma non è cattivo anzi…prega e vuole portare la Bibbia nello spogliatoio! Lezioni di catechismo per tutti: lui evangelico, Mutu ortodosso, sicuramente tanti “bravi cristiani”, una vera e propria squadra ecumenica!! A parte gli scherzi, la fede a cui sportivamente teniamo di più è quella Viola ed a quella, spero, che siano tutti fedeli.
Il nostro simpaticamente “bello, giovane ed abbronzato” ha anche esaudito domenica due desideri di tutti noi: i gol dei centrocampisti e i tiri da fuori area. Detto fatto! Anche nella dedica si è dimostrato molto tenero: alla figlia che nascerà a dicembre. Ma la “Melina” nascerà a Firenze o il papà dovrà andare a Miami per il lieto evento?"


La Signora in Viola