AMARCORD, "Fiorentina, mai fidarsi degli sconosciuti"

25.11.2007 00:49 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV

La Fiorentina si presenta al “Granillo” di Reggio Calabria chiamata ad un pronto riscatto dopo la prima sconfitta in campionato di due settimane fa, rimediata al Franchi, contro l’Udinese. Non c’è grande tradizione nei confronti fra viola ed amaranto calabresi e Fiorentina imbattuta con ben 6 vittorie nei 10 precedenti disputati nella massima serie. Quattro volte invece, Reggina – Fiorentina è finita in parità e proprio da un pareggio del settembre 99’ prendiamo spunto per salire sulla giostra dei ricordi.

Sarà un viaggio particolare il nostro poiché quel 2-2 finale fu firmato da tale Gustavo Reggi, un argentino che in due stagioni alla Reggina collezionerà 24 presenze realizzando quell’unica rete. Questo Carneade, di manzoniana memoria, sfruttò probabilmente una delle rarissime papere in carriera di Francesco Toldo, all’epoca portierone viola, che in uscita si fece sfuggire il pallone di mano e lo offrì su un piatto d’argento all’argentino che non potè rifiutare. Di questo attaccante si sono ben presto perse le tracce ma è solo uno dei tantissimi illustri sconosciuti che hanno scelto la Fiorentina per ritagliarsi il proprio quarto d’ora di celebrità. Ricordiamo cognomi improbabili come l’ascolano Scarafoni, il foggiano Codispoti, il leccese Conticchio, l’interista Centofanti, terzino sinistro con un look da Gesù di Nazareth scelto da Moratti come sostituto nientemeno che di Roberto Carlos, e poi ancora il russo Alenitchev, l’empolese Martusciello, giustiziere viola in un derby del 97’, il barese Masinga che non era il celebrato supereroe bensì un improvvido attaccante sudafricano, fino al senese Antonini che ci punì appena la stagione scorsa. Insomma un’accozzaglia di meteore che ancora oggi grida vendetta.

Come augurio ricordiamo l’ultima vittoria in terra calabrese dell’ottobre 2004, un 2-1 firmato Maresca e Miccoli che vide l’esordio di Sergio Buso sulla panchina viola al posto dell’autoesonerato Mondonico, mentre l’anno scorso finì 1-1 con un rigore salva risultato di Mutu all’86’. Quest’oggi il rumeno sarà assente sostituito da Osvaldo, che non possiamo certo definire un illustre sconosciuto, ma un giovane oriundo che deve comunque farsi strada. Per la nemesi del calcio, quindi, speriamo che almeno stavolta il carneade vincente sia quello con indosso la maglia viola.