"AMARCORD", Dalla neve di Gubbio al sogno europeo di 40.000 cuori viola

05.11.2008 00:03 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
"AMARCORD", Dalla neve di Gubbio al sogno europeo di 40.000 cuori viola
FirenzeViola.it

Senza falsa retorica, Fiorentina-Bayern, di scena stasera all'Artemio Franchi di Firenze, la possiamo considerare la partita più importante dell'era Prandelli e, per la proprietà transitiva, dell'era Della Valle. Ricordi, nostalgia ed emozioni si intrecciano e si rincorrono in questa vigilia nella quale la città di Firenze respira l'attesa del grande evento. Non ci sarà Luca Toni, appiedato da un infortunio, che non potrà così rispondere ai fischi che gli dedicarono quindici giorni fa i tifosi viola all'Allianz Arena. Ci sarà, invece, il suo vecchio compagno di reparto, Adrian Mutu, chiamato a prendere per mano la Fiorentina ed assumere quel ruolo di leader che sembra mancare clamorosamente nella squadra viola. E ci sarà, finalmente, Alberto Gilardino, già a quota tre reti nella Coppa dalle grandi orecchie, e mai presenza fu tanto invocata in casa gigliata, dopo le ultime due partite di campionato passate miseramente senza gol. Non ci sarà nemmeno il peruviano Juan Manuel Vargas, ma crediamo che in molti se ne faranno una ragione, mentre ieri, in un albergo del centro, al quartier generale dei bavaresi, sono stati avvistati il "Kaiser" Franz Beckembauer, "Kalle" Rummenigge e Uli Hoeness, testimoni del grandissimo Bayern degli anni 70'.

La storia del calcio mondiale, quindi, fa tappa a Firenze mentre la storia dei precedenti tra Fiorentina e squadre tedesche recita 5 confronti con 2 vittorie viola e tre sconfitte. L'ultima in ordine di tempo fu nel 1990 contro il Werder Brema ed i viola del neo allenatore Ciccio Graziani si imposero con un doppio pareggio dove il mattatore fu Nippo Nappi che in quel di Brema realizzò il gol decisivo replicando una fantastica "fuga per la vittoria." E allora, dai tribunali alla C2, dalla neve di Gubbio allo spareggio col Perugia, da Luca Toni ad Alberto Gilardino passando per Adrian Mutu e Sebastien Frey, fino al protagonista assoluto di questi tre anni meravigliosi, Cesare Prandelli. Sono questi i tasselli del grande mosaico che va a comporre il sogno europeo di 40.000 cuori viola.