AMARCORD, Col Milan sfida da "Mille e una notte"
E' la partita che vale una stagione. Sembra una frase fatta, ad uso e consumo di media e giornali, ma quella di stasera tra Fiorentina e Milan è realmente uno scontro da dentro o fuori per le due squadre. Obiettivo dichiarato la qualificazione alla Champions League e nonostante il vantaggio in classifica che i viola possono vantare nei confronti della squadra campione del mondo, i rossoneri rappresentano il pericolo più credibile nella corsa all’Europa che conta. Per una volta, quindi, tralasciamo l’analisi numerica dei precedenti, e celebriamo il fascino di una sfida che potremmo definire da "Mille e una notte."
Uno strano destino, infatti, ha deciso che Fiorentina – Milan si giochi in notturna, e questo ci riporta alla memoria alcune imprese compiute dai viola contro il diavolo rossonero, proprio alla luce dei riflettori. Fin troppo facile e anche un po’ scontato ricordare le notti magiche di Terim nella stagione 2000-2001, dove la Fiorentina mostrò una superiorità imbarazzante con un Rui Costa tridimensionale che illuminò la scena con giocate da fuoriclasse. Oppure la vittoria nella Supercoppa Italiana del 96’ quando Batistuta esternò i propri sentimenti urlando il celeberrimo…”Irina te amo”. E ancora la sconfitta per 2-1 del maggio 95’, nella quale fu l’arbitro De Santis a compiere l’impresa di non vedere due rigori solari per la Fiorentina, ossequiante alle ferree regole imposte da calciopoli.
Scegliamo allora un precedente a sorpresa, disputato in campo neutro, che regalò la quarta coppa Italia ai gigliati guidati da un giovanissimo Carletto Mazzone. La data è il 28 giugno 75’, la sede è l’Olimpico di Roma ed il risultato finale sarà di 3-2 con la Fiorentina avanti per due volte e per due volte raggiunta, la seconda ad opera dell’ex-cavallo pazzo, Luciano Chiarugi. Un gol del viareggino Paolo Rosi siglerà il vantaggio definitivo e mai notte romana fu più dolce per i tanti tifosi accorsi da Firenze. Nella settimana dell’eliminazione dalla Coppa Italia, la nostra colonna sonora ci dice che battere il Milan rappresenterebbe un vero e proprio momento di gloria. A Mutu e compagni il compito di non tradire le attese.