"AMARCORD", Antognoni, Baggio, Prandelli...e l'Atalanta nel loro destino

09.11.2008 00:23 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: Stefano Borgi per FV
"AMARCORD", Antognoni, Baggio, Prandelli...e l'Atalanta nel loro destino
FirenzeViola.it

La Fiorentina riparte dopo la beffa di Champions League e sarà l'Atalanta di Gigi Del Neri a testare la voglia di rivincita della squadra viola. Il periodo per i ragazzi di Cesare Prandelli non è certo dei migliori, contrassegnato da infortuni e da alti e bassi che riportano alla mente un celebre gioco degli anni 70', lo "Jo-Jo". La distanza, da quel famoso passatempo a Stevan Jovetic e all'omonimo soprannome, è breve ed oggi il giovane montenegrino, probabile sostituto di Adrian Mutu, ha l'occasione per annunciare al mondo intero la nascita di un nuovo fuoriclasse. Fiorentina-Atalanta rappresenta anche un amarcord particolare per altri due gioielli viola, Pazzini e Montolivo. Se per Giampaolo si prospetta la solita panchina in attesa di subentro, per "Montolo" sembra l'occasione giusta per scacciare i fantasmi di una crisi personale, e per dimostrare di essere uno veramente forte, come ama definirsi lui. La tradizione al "Franchi" contro gli orobici è favorevole accompagnata spesso da punteggi altisonanti. Ricordiamo tra gli altri un 5-0 dell’ottobre 84’ con il primo gol in viola del dottor Socrates e un’altra roboante cinquina nel dicembre 97’ con Malesani in panchina.

 

Fiorentina–Atalanta però, significa anche il canto del cigno di due immensi fuoriclasse che a loro modo hanno fatto la nostra storia. Il 17 maggio 87’ chiude la sua carriera in viola, con 341 presenze, 61 gol e una misera Coppa Italia, Giancarlo Antognoni. Per lui l’ultima col giglio sul petto fu un Fiorentina–Atalanta 1-0, decisa da un gol di Alberto di Chiara allo scadere. Il 29 aprile 90’, invece, disputa la sua ultima partita di campionato con la Fiorentina Roberto Baggio. Anche per lui l'addio con gli orobici fu salutato da una vittoria, stavolta per 4-1, e per la serie…corsi e ricorsi storici, in quella partita lasciò il calcio professionistico anche il mister viola, Cesare Prandelli, dopo un’onesta carriera caratterizzata da 205 presenze in serie A e due soli gol. Un amarcord, come vediamo, grandi firme. A Gilardino e compagnia calciante il compito di continuare degnamente la tradizione.