TOMOVIC A RFV: "Milenkovic deve giocare sempre. Avessi avuto io uno come Dodo..."
L'ex viola, oggi a Cipro all'AEK Larnaca, Nenad Tomovic è intervenuto oggi a Radio Firenzeviola, durante 'Viola amore mio'. Queste le sue parole: "Sono qui con 30 gradi davanti alla piscina, qui sto davvero bene. Poi anche il calcio è a un ottimo livello. Kokorin? L'anno scorso ha fatto una grande stagione e quest'anno giocano anche in Europa ma resta un giocatore importante per questo campionato".
Che ne pensa della Fiorentina?
"Seguo sempre e quest'anno sono partiti molto bene, peccato per le tre sconfitte di fila. Ma è una Fiorentina forte e anche quest'anno faranno bene".
Il ricordo migliore a Firenze?
"Sicuramente il gol che ho fatto contro l'Inter, buttandomi nel pubblico per esultare. Ma in generale ho solo ricordi positivi. Quando c'ero io speravo sempre che arrivasse un terzino forte perché così mi toglievano un po' di pressione. Arrivò Micah Richards e pensavo fosse davvero un gran colpo, poi anche lui fece fatica così come Bruno Gaspar. Alla fine giocavo sempre io anche se mi dovevo adattare (ride, ndr). Ricordo sempre i momenti positivi a Firenze perché poi anche i risultati sono stati belli, mi spiace solo non ci fosse un "Dodo" ai miei tempi perché sarei stato contento".
Cosa pensa del brasiliano?
"Si vede che Parisi non è un terzino destro e fa fatica, poi c'è Kayode sulla destra che però è ancora un ragazzino. Ma quando tornerà Dodo, la Fiorentina sarà più forte".
E di Milenkovic?
"Secondo me lui da due-tre anni gioca ad un livello altissimo. Io mi ricordo un ritiro insieme quando c'era Pioli e lui cresceva ogni giorno: era un ragazzino sveglio, poi da quando ha iniziato a giocare è sempre stato vicino alla perfezione. Quest'anno non ha iniziato bene secondo me perché ha giocato anche con la Nazionale e paga un po' di stanchezza, ma resta un giocatore importante e in questa Fiorentina deve giocare sempre".
Una battuta su Jovic?
"È veramente un giocatore forte e lo dimostrerà. A Firenze non è andata come voleva, ha fatto molto bene in Germania poi si è un po' perso ma ero sicuro che Firenze e la Fiorentina fossero un posto giusto per lui, peccato non sia andata bene. Ma resta un gran giocatore".
Le lacrime quando era in viola?
"Mi ricordo che si diceva che era sempre colpa mia. Anche in famiglia si scherzava su questo, ma fa parte del calcio e ho solo bei ricordi di Firenze. Ne parlo sempre bene: ci siamo davvero divertiti con la Fiorentina. Ai bimbi prometto sempre che torneremo in Italia, loro vorrebbero venire a viverci. Quando smetto di giocare facciamo un giro dell'Italia, magari non quest'anno ma tra uno e mezzo... Poi ancora non ci ho pensato, voglio rimanere nel calcio ma anche passare più tempo con la famiglia. Ancora non ho un progetto".
Da difensore, chi è più difficile da marcare tra Beltran e Nzola?
"Io ho giocato contro Nzola ed è un vero numero 9 con i piedi buoni. Era difficile da marcare. Beltran non lo conosco abbastanza per valutarlo. Su Nzola, la Fiorentina è una grandissima squadra e forse sente la pressione. Non è facile giocare a Firenze".
La Fiorentina può puntare alla Champions?
"Perché no, ha tutte le qualità per farlo".